L’aria cambia
In campagna c’è un periodo dell’anno in cui anche prima che cadano le foglie si sente il cambiamento. L’aria è frizzante, l’estate è finita, ed è necessario dopo mesi mettere una coperta calda sul letto. Il cielo diventa mutevole, spesse nubi si addensano e la pioggia cade scrosciante, rendendo verdissima l’erba, poco prima che il freddo la faccia appassire. Ecco l’autunno, l’equinozio che bussa alla porta e ci stupisce con i suoi colori, profumi e sapori.
Nelle campagne della natia Stridone mi immergo nella stagione che inizia, come ogni anno, da tutta la vita. I campi, i boschi, i prati incolti, diventano uno scrigno di tesori: uva, funghi, mele selvatiche, cotogne, noci mature, gli ultimi fiori colorati. La natura regala i suoi doni prima che inizi il freddo: qui giunge in fretta, da un momento all’altro, senza preavvisi. Così mi chiudo in casa, accendo la stufa nelle camere da letto e nel salottino (lo chiamo ancora “tinello”, come una volta), preparo le tisane con le erbe colte d’estate e oramai essiccate, e attendo pazientemente l’arrivo dell’invero: la stagione che adoro e che mi porta ispirazione per i nuovi libri.