Il Mediterraneo d’inverno
Viaggiare nel Mediterraneo dà sensazioni di appartenenza all’eternità, alla storia dell’umanità, sulle acque che bagnano le culle delle civilizzazioni. D’estate il mare è un tripudio di navi da crociera, traghetti, barche private che solcano le acque e attraccano nei porti del circo turistico. L’inverno invece consente di vivere attimi di solitudine, mentre si naviga, e di visitare fugacemente ma non caoticamente le rovine del tempo. Così la nave parte da Venezia, dalla regina dell’Adriatico, in una giornata di sole freddo e dall’alto dell’imbarcazione il cuore palpita davanti a tanta bellezza.
Il viaggio nell’Adriatico si ferma a Spalato, antica città con il Palazzo di Diocleziano, le vestigia romane, i leoni a difesa delle mura, i palazzi veneziani. Una città che trasuda storia antica, mostra le sue origini latine, ma a livello politico, amministrativo e turistico nega ogni forma di italianità culturale. I nomi sono tutti croati, nessun monumento mantiene alcunché di originale, tutto è grottescamente e assurdamente rappresentato come slavo, anche se visivamente racconta altro. Il turista medio però è poco attento e poco colto, non si scompone nemmeno quando si trova davanti ad un rifiuto generale di pronunciare anche una sola parola in italiano. I corsi e i ricorsi della storia hanno imbruttito Spalato, l’hanno ridotta a ricettacolo nazionalista per il turismo di massa senza troppe pretese, la sua magnificenza però supererà anche queste avversità.
Le Bocche di Cattaro traghettano il visitatore attraverso una barriera, in mezzo ai massi di roccia che scendono a mare, alle fortificazioni che si perdono a vista d’occhio. Crocevia di culture, di scontri, di navi incendiate e di battaglie, mostra sulle sue fortificazioni il passaggio delle Serenissima e della storia che a momenti scorre fluida.
Ed ecco aprirsi il Mediterraneo, grande come un abbraccio divino, vasto come l’anima libera dal corpo. Il sole cala sul mare, lo incendia anche d’inverno, mentre le isole si stagliano lì all’orizzonte, come fantasmi d’ombra.
L’arrivo a la Valletta, la capitale di Malta, riporta la storia delle fortificazioni, degli assedi, delle guerre. La città fortezza mostra i colori della roccia, della resistenza a forze ostili, ma anche del lieto vivere mediterraneo, della sua calma. Tra l’Africa e l’Italia, Malta si trova al centro del Mediterraneo, delle sue controversie, delle sue contraddizioni. I cannoni e le chiese, le passeggiate e la roccia, gli edifici antichi e l’avvenirismo moderno, mostrano in modo plastico i contrasti del bacino in cui nacque la Storia.
Fotografie di Flavio Sugan