Tramonto d’estate
Cala oltre la collina, in mezzo ai boschi che si fanno scuri, il sole d’oro di una serata di agosto. Volgo lo sguardo verso il cielo azzurro pallido, striato da nubi lontane. Piccoli prati verdi, bianche case, tetti rossi e grigi; una natura primitiva, incolta, inselvatichita, fa da sfondo ad un’umanità povera di cultura e valori. Si scorgono i cipressi del cimitero, coprono la chiesa di San Girolamo. Il sole ha ora un contorno d’oro, accecante, sembra una colata del prezioso metallo che si riversa nel cielo. Una sensazione di cambiamento repentino pervade ogni cosa: il cielo rosato all’orizzonte, il fuoco dell’astro che infiamma i boschi. Questa è la sera di San Lorenzo, tra poco il buio farà da palcoscenico alle stelle cadenti, nella notte magica dell’estate matura. Ecco, sta scomparendo, non acceca più gli occhi, si fa più tenue, prima di scomparire. Il cielo è rosso oro, attraversato dalle scie bianche degli aerei. Si scorge la palla luminosa tra i rami degli alberi, segna di luce il suo scomparire fluido, lieve. Il tramonto è compiuto, rimane il chiarore in lontananza, mentre la penombra si posa sulla terra e la prima luna compare nel cielo.
Fotografie di Flavio Sugan