7 Settembre 2018

Viaggio in Islanda: Geyser, cascate e saghe vichinghe

By admin
Islanda - Iceland

Islanda – Iceland

Un paese nordico magico e misterioso l’Islanda che, dal punto di vista geografico, appartiene all’Europa solo marginalmente; tuttavia gli uomini che l’abitano, così come la loro storia e la loro cultura, si inseriscono integralmente nell’Europa scandinava. Forse in nessun altro paese i caratteri sono stati determinanti come in Islanda, dall’isolamento del paese, della sua popolazione, delle sue condizioni ambientali estreme. La più vasta isola europea, dopo la Gran Bretagna, appare quasi priva di suolo coltivabile ma è altresì ricca di particolarissime risorse che le derivano dalla sua natura vulcanica. L’Islanda è abitata da un popolo che sente con fierezza la coscienza e la tradizione nazionale: il suo Parlamento risalente al 930 d. C. è considerato la più antica assemblea legislativa del mondo. Indipendente dalla Danimarca dal 1918, ha tagliato gli ultimi legami col regno danese nel 1944. Il paese che l’aveva dominata per cinque secoli, non senza durezza, aveva tardato a riconoscerle la piena autonomia fino ad inizio Novecento. Il popolo islandese è assai geloso della sua patria – al punto da controllare in modo capillare ogni forma di immigrazione – ma senza rinunciare ad aderire alla NATO. La dura crisi economica e finanziaria che ha sconvolto il Paese e le istituzioni, non ha leso la fierezza e lo spirito di riscatto di un piccolo popolo dai connotati epici.

Islanda - Iceland

Islanda – Iceland

Islanda - Iceland

Islanda – Iceland

Un’isola, l’Islanda, di vulcani e ghiacciai tra l’Atlantico e il Mare Glaciale Artico, che si eleva da una vasta piattaforma sottomarina, resto di un antico ponte naturale che sembra aver unito le isole britanniche alla Groenlandia, il quale per tutto l’arco del Terziario subì profondi sconvolgimenti vulcanici, accompagnati da sismi violenti, a cui si devono le potenti formazioni basaltiche che oggi costituiscono l’ossatura dell’isola. Le eruzioni magmatiche si alternarono a periodi di quiete in cui l’isola venne spianata dai venti e dal mare; successivamente si ricoprì di ghiaccio che, tuttora, rappresenta l’elemento più appariscente della sua morfologia. I basalti a tinte scure, ampie vallate modellate dagli antichi ghiacciai, solchi profondissimi e una lussureggiante vegetazione erbacea, nella stagione estiva, utilizzata per il pascolo delle greggi, offrono una bellezza primitiva ed essenziale, difficile da descrivere. Il vento glaciale impedisce la crescita della maggior parte delle piante, riservando però un ambiente ideale per i licheni ed i muschi che coprono vaste porzione di territorio, separate da altrettanto vaste aree desertiche. Solo nei fondovalle, riparati dai venti, la tundra cede il posto ad una vegetazione erbacea di piante a fiori, ciperacee, ginestre, che nella breve estate ravvivano il paesaggio. Nelle regioni meridionali, tuttavia, il paesaggio cambia notevolmente. Le rocce di tufo, più chiare del basalto, sono modellate, separate da montagne tabulari e da vaste pianure alluvionali. Il clima è più mite e piovoso ed ha facilitato gli insediamenti umani.

Islanda - Iceland

Islanda – Iceland

Islanda - Iceland

Islanda – Iceland

Islanda - Iceland

Islanda – Iceland

Summertime - Iceland

Summertime – Iceland

Qui si trovano le praterie cosparse di cespugli di betulle, di salici nani, di mirtilli, adatte all’allevamento del bestiame. La città più grande dell’Islanda è Reykjavik, la capitale. Posizionata nella fascia sud-occidentale dell’isola, sorta sulla riva del Faxafloi, si sviluppa in una piccola valle, tra due basse colline. Appare circondata da lande desertiche e campi di lava, limitati da crateri vulcanici, da un complesso di rilievi e dalla mole dell’Esja, una montagna dalle pareti nude. Prossima alle aree agricole più fertili dell’isola e delle zone di pesca più importanti, la città è stata il primo nucleo di insediamento di tutta l’Islanda. Fondata verso l’anno 874 d. C. da popolazioni scandinave, era ancora agli inizi dell’Ottocento un piccolo villaggio di appena 300 abitanti. Il suo sviluppo demografico ed economico si ebbe solo dopo che fu scelta quale capitale della nuova Repubblica. Le vecchie case di legno, dai colori vivaci, vennero a poco a poco sostituite da edifici moderni in pietra e cemento armato, che fiancheggiano strade ampie e rettilinee. Grazie alle notevoli installazioni di centrali elettriche che sfruttano l’acqua di sorgenti calde, situate nei suoi dintorni, la città si è affermata quale centro dell’industria e della lavorazione del pesce.

Reykjavik - Iceland

Reykjavik – Iceland

Reykjavok - Iceland

Reykjavik – Iceland

Reykjavik - Iceland

Reykjavik – Iceland

Islanda - Iceland

Islanda – Iceland

La storia della terra dei ghiacci, come dice l’etimologia stessa del suo nome, affonda le radici nel mito. L’Islanda fu il rifugio di monaci irlandesi, scoperta relativamente tardi dai Normanni, verso l’870 d. C., e qualche anno dopo investita dall’espansione vichinga proveniente dalla Norvegia. La diffusione del Cristianesimo apportò notevoli modifiche al suo tessuto sociale, consolidando i legami tra l’Islanda e la Norvegia. Il dominio danese inizio alla fine del Trecento, un’egemonia che durò secoli, con assolutismo monarchico. Dura fu la lotta per l’indipendenza nazionale, giunta, come abbiamo visto, in epoca abbastanza recente. La lingua islandese appartiene al ceppo germanico, gruppo nordico, come il norvegese, lo svedese e il danese.

Il mondo favoloso dell’Edda

La sua particolare letteratura merita una menzione speciale: una letteratura rappresentante un popolo di poco più di 300 mila abitanti che è da considerarsi tra le più antiche d’Europa. I suoi primi testi sono di fondamentale importanza per la conoscenza dell’antico mondo germanico, non soltanto scandinavo, ma continentale. La lingua poi è cambiata così poco dal IX secolo ad oggi, che un islandese colto può leggere senza difficoltà le opere sorte nel lontano Medioevo. Furono i norvegesi, in fuga dall’autoritario re Harald I, trasferitisi nell’inospitale isola intorno all’874, a portarvi i miti pagani e le leggende eroiche che avevano in comune con altre stirpi germaniche. Nella solitudine dei lunghi inverni islandesi, del buio che dura sei mesi, elaborarono quel prezioso patrimonio in poemi e canti, trasmettendolo oralmente fino al 1150, ovvero fino all’adozione dell’alfabeto latino. Sorse così il primo nucleo di opere letterarie a carattere epico e lirico, alcune delle quali sono giunte fino a noi nella raccolta detta Edda, compilata verso il 1240 e scoperta soltanto nel 1643 da un vescovo islandese. Essa raduna 29 componimenti in metri vari, ripartiti in due gruppi: poemi mitologici e poemi eroici. Protagonisti dei primi sono dei, giganti e nani: il sommo Odin (Wotan in tedesco), il Giove del Pantheon germanico e sua moglie Frigg; Thor, antico dio del fulmine e del tuono, Baldur dio della luce; il maligno Loki e la bella Freyja, dea dell’amore.

Reykjavik - Iceland

Reykjavik – Iceland

Reykjavik - Iceland

Reykjavik – Iceland

Reykjavik - Iceland

Reykjavik – Iceland

La creazione del mondo e la sua fine (Il crepuscolo degli dei) sono sistematicamente trattate nell’arcaico e suggestivo monologo in 65 strofe Völupsá (La profezia della veggente), che è un vero compendio di mitologia scandinava; altri poemetti sono a carattere gnomico, oppure narrano avventure di divinità minori. Alle rune sono attribuiti poteri magici, mentre sono molto frequenti le menzioni del Valhalla (la splendente sala del palazzo di Odin) e delle Norne, le Parche germaniche. I sobri accenni alla natura fanno pensare a paesaggi islandesi e norvegesi. Una forma d’arte essenziale e caratteristica del colto popolo islandese è espressa magnificamente nella scultura in legno che si lega alla potente teogonia. Infatti essa appare originale, insolita, interessante, profondamente legata alla mitologia appena raccontata.

Geyser - Iceland

Geyser – Iceland

Geyser - Iceland

Geyser – Iceland

Geyser - Iceland

Geyser – Iceland

Geyser - Iceland

Geyser – Iceland

 

Geyser - Iceland

Geyser – Iceland

L’Islanda è un mondo a parte, i contrasti sono forti e la sua natura è estrema: i vulcani quando eruttano bloccano in traffico aereo di tutta Europa, i geyser esplodono in getti d’acqua violenti, le magnifiche cascate sembrano animate dalla potenza degli dei, l’erba estiva verde smeraldo non sembra di questo pianeta, i fiordi dal sapore norvegese appaiono prigionieri dei ghiacci che dominano l’isola. Il viaggio in Islanda non può che essere indimenticabile.

Waterfalls - Iceland

Waterfalls – Iceland

Waterfall - Iceland

Waterfalls – Iceland

Waterfalls - Iceland

Waterfalls – Iceland

Waterfalls - Iceland

Waterfalls – Iceland

Waterfalls - Iceland

Waterfalls – Iceland

Fotografie di Flavio Sugan