7 Ottobre 2018

Tempo d’ottobre

By admin

 

Vorrei, pioggia d’autunno, essere foglia

che s’imbeve di te sin nelle fibre

che l’uniscono al ramo; e il ramo al tronco,

e il tronco al suolo; e tu dentro le vene

passi, e ti spandi, e sì gran sete plachi.

So che annunci l’inverno: che fra breve

quella foglia cadrà, fatta colore

della ruggine, e al fango andrà commista,

ma le radici nutrirà del tronco

per rispuntar dai rami in primavera.

 

Ada Negri

 

Strada nella pineta

Strada nella pineta

Amo camminare in autunno, quando le giornate si fanno brevi e le notti fresche. Immersa nei pensieri, mi ritrovo tra le foglie gialle e marroni, tra il rosso del sommacco, il verde attenuato dell’erba, i resti dell’estate che pare lontana. In ottobre raccolgo i pensieri, ricerco la solitudine, ritorno alla campagna. La nebbia riempie le valli di mattina, quando mi alzo, e infreddolita cammino sul manto freddo della terra che si assopisce. Una luce fosca rischiara i monti, stende il suo chiarore come fosse cipria antica e mi omaggia dell’incantevole tocco. Il castagno mostra i suoi frutti, il timo selvatico fiorisce leggiadro in un atto di sfida all’inverno, ed io sento che sta arrivando la parte dell’anno che amo di più. Sì, la nebbia al mattino, quella coltre bianca che accarezza il mondo e lo cela ai miei occhi, invitandomi implicitamente ad esplorare, a conoscere; la pioggia che cade lieve, una sinfonia d’acqua musicale per la mente che anima la vita.

Mattina d'autunno

Mattina d’autunno

Frutti d'ottobre

Frutti d’ottobre

Timo tra l'erba

Timo tra l’erba

Attendo questa stagione con infantile trepidazione, questi mesi che mi separano dall’inverno, dal Natale, che ogni anno mi fa risorgere dalle ceneri delle delusioni e del cinismo.

La natura

La natura

Quando ricompaiono le coperte, quando si indossano i primi maglioni, il mio cuore palpita gioioso. Le polverose strade in mezzo alle pinete, gli arbusti che mutano di colore, l’aria frizzante che sa di terra bagnata, di corteccia d’alberi, di funghi albini: ecco la mia idea di quiete dell’anima e di pace interiore. Potrei trascorrere la vita intera tra l’autunno e l’inverno, lontana dal sole acceso dell’estate e dall’erba smeraldo della primavera; eppure so apprezzare le stagioni quando mi trovo a contatto con la natura, con i suoi ritmi, con la sua rigida cadenza.

Valle incantata

Valle incantata

In tempo d’ottobre ricordo le opere dei contadini di tanti anni or sono, quando osservavo i vecchi fare i lavori in campagna e guardare alla terra, al cielo, alla vita, con i loro occhi esperti che tanto avevano visto. L’inverno era alle porte, loro lo sentivano nell’aria, nell’odore dei campi, in quello delle piante che si preparavano al gelo; il freddo giungeva rapido, appena le foglie cadevano e le rugiade diventavano brinate che cristallizzavano gli steli dei fiori appassiti.

Cromatismi

Cromatismi

I resti dell'estate

I resti dell’estate

Il pascolo

Il pascolo

Un addormentarsi lieve, accanto ai fuochi accesi nelle stufe, alle bevande calde e fumanti, con i coprispalla di lana e i vecchi libri che odoravano di storia. Sento l’Autunno di Vivaldi che riecheggia in una stanza, mi invita a non rimembrare soltanto i ricordi del passato ma ad esserci, ora, nel presente. Scrivere un racconto, una poesia, un pensiero, mentre le note dell’allegro spingono l’anima verso vette altissime, inesplorate, oltre la barriera dello spazio e del tempo, alla ricerca di un mondo fantastico da ricreare. Ottobre è questo, la gioia della musica sublime, della contemplazione, del ricordo e del racconto, quando cadono le foglie e l’inverno alle porte è foriero di un nuovo cammino da intraprendere.

Dove affiorano le rocce

Dove affiorano le rocce