Il nobile alloro
L’alloro (hyssopus officinalis), che tutti conosciamo, è una lauracea introdotta in Europa dall’Asia minore. Pianta sacra nell’antichità, per i Greci e i Romani era l’albero del dio Apollo, da sempre simbolo di gloria. Coltivato come un cespuglio sempreverde è in realtà un albero. Molto utilizzato in cucina e in medicina nei preparati erboristici, ci regala le sue proprietà attraverso le foglie, le bacche e il famoso olio essenziale. Le sue foglie sono immediatamente riconoscibili, lanceolate e coriacee sono ricche di ghiandole resinose e hanno il bordo leggermente ondulato; la parte superiore è lucida e di un colore verde intenso, mentre quella inferiore è di colore più tenue e opaco. In primavera compaiono fiori giallognoli, raccolti in piccoli gruppi a ombrella. Il frutto, una lucida bacca, ricorda una piccola oliva che diventerà nero-bluastra con la maturazione ed è molto aromatica. L’alloro cresce spontaneo nell’area mediterranea, lo si trova frequentemente lungo le coste tirreniche, adriatiche e in Sardegna e, molto suggestivamente, anche vicino ai laghi, come quello di Garda. Viene utilizzano in giardini e parchi come pianta ornamentale, ma le sue proprietà sono tali che non andrebbe mai banalizzato. Ricchissimo di olio essenziale, è stimolante, diuretico, stomachico, espettorante. Le foglie sono particolarmente antipiretiche. L’infuso aiuta la digestione evitando le fermentazioni, combatte i dolori dello stomaco e l’inappetenza. Il decotto in passato veniva raccomandato contro il raffreddore e i reumatismi (sotto forma di olio e pomate, come vedremo). Utilizzatissimo in cucina come aroma, può essere impiegato per la stessa caratteristica in un bagno profumato (due manciate di foglie lasciate in infusione per un’ora in acqua bollente). L’olio essenziale viene usato per le frizioni in caso di dolori reumatici, distorsioni e slogature. Leggendario è il sapone di Aleppo, tanto antico da perdersi nelle sabbie della storia, fatto con olio d’oliva e olio di alloro. La prima testimonianza della sua produzione risale al 2.800 a. C. e deriva da alcuni scavi che hanno portato alla luce reperti babilonesi. Sono stati rinvenuti infatti dei cilindri in argilla contenenti un materiale simile al sapone, le cui pareti recavano incisa la ricetta. Tradizionalmente il sapone di Aleppo veniva ottenuto trattando l’olio d’oliva con la lisciva (soluzione alcalina derivante dall’ebollizione delle ceneri, in questo caso ceneri dell’albero di alloro) e aggiungendo l’olio di alloro. Il composto così ottenuto veniva fatto solidificare e poi lo si suddivideva in panetti, lasciati stagionare per nove mesi. Questa antica tecnica è sempre stata usata per la produzione del sapone, storicamente amato sia dalle regine che dalle donne del popolo per l’igiene e la cura della bellezza (valido nei trattamenti di alcuni inestetismi della pelle). La martoriata città di Aleppo, in Siria, rimane il luogo della sua millenaria produzione, e diventa anche monito affinché l’uomo impari, una buona volta, a vivere in modo diverso il suo rapporto con la natura e la vita.
I rimedi: pomata e olio di alloro
Molti sono i preparati che si possono fare in casa con questa pianta, qui ne propongo due molto efficaci per le distorsioni e i dolori reumatici fatti con le bacche di alloro. La prima è un rimedio da “pronto soccorso” si potrebbe dire, ovvero una pomata molto concentrata da applicare sulla zona interessata da forte dolore. Si tratta di una preparazione fatta con una manciata di bacche nere, un’emulsione di arnica e qualche goccia di lavanda. Pestate nel mortaio le bacche, mettetele in una pentola appena coperte dall’acqua e fate cuocere una decina di minuti. Passatele attraverso un colino schiacciandole bene e poi nel mixer riducendole ad una poltiglia. Quando il composto si sarà raffreddato, mettetelo in un contenitore e aggiungete una modesta quantità di emulsione d’arnica (la trovate in farmacia o erboristeria) e una decina di gocce di olio essenziale di lavanda. Mescolate accuratamente in modo che gli ingredienti si amalgamino del tutto. La forza dell’alloro si combinerà a quella dell’arnica (eccezionale per le slogature) e alla lavanda concentrata che è anch’essa valido rimedio per i dolori reumatici. Vedrete che basteranno poche applicazioni, con un bel massaggio energico, per sentire subito un miglioramento.
Il secondo rimedio è un efficace olio di alloro, adatto ai massaggi in caso di contusioni, dolori reumatici prolungati e non solo. La sua preparazione è davvero semplice. Pestate nel mortaio una manciata di bacche di alloro, mettetele il un barattolo con chiusura ermetica e coprite con dell’olio di oliva, lasciate in infusione dieci giorni. Trascorso il tempo, spremete le bacche e filtrate il tutto. Utilizzate l’olio per le frizioni sulla parte dolorante o per applicazioni anche in caso di emorroidi.