L’odorosa erba Luigia
L’erba Luigia (Lippia citriodora) deriva il suo nome scientifico dal forte profumo di limone che la pianta emana. Originaria dell’America meridionale, non è presente allo stato spontaneo sul nostro territorio ma viene comunemente coltivata. Sui terrazzi soleggiati e protetti da correnti fredde, può durare anni. L’arbusto può raggiungere la ragguardevole altezza di due metri, ricco di rami e con foglie opposte, leggermente dentate, verde chiaro, lanceolate che emanano un profumo simile a quello della melissa. I fiori sono comunemente bianchi o leggermente porporini, sono raccolti in spighe su pannocchie e compaiono da luglio a settembre. Il frutto è una drupa (buccia, polpa e nocciolo). Tra le piante medicinali è una delle più utilizzate in infuso, tintura e nella preparazione dei liquori. Ricca di olio essenziale, viene utilizzata come digestiva, antispasmodica, carminativa e stomachica. L’essenza che si estrae dalla pianta viene usata per profumare saponi e cosmetici, mentre in passato le foglie fresche venivano messe nelle vaschette lava-dita durante i banchetti. I preparati a base di Luigia (infusi, tinture, vini e liquori) sono indicati nei disturbi provocati da difficoltà digestive, palpitazioni, nausea, flatulenza, dispepsia e un tempo anche contro il mal di denti.
L’uso alimentare dell’erba Luigia è soprattutto di tipo liquoristico, una bevanda alcolica dal colore verde smeraldo e dal profumo gradevole. Tuttavia pure l’infuso può essere impiegato per confezionare bevande fredde che, in estate, risulteranno piacevolmente rinfrescanti. La nota curiosa che riguarda questa pianta è la facilità con cui la si scambia per una verbena (essendo essa stessa una verbenacea); infatti quando in erboristeria viene consigliata una tisana digestiva con verbena si intende con l’erba Luigia e non con la Verbena officinalis. Da anni coltivo con successo sul terrazzo di casa due piante di erba Luigia, riparandole accuratamente dal freddo nei mesi invernali. Sono piante molto belle da vedere e profumatissime, invitanti per la loro essenza e per le proprietà. Le foglie fresche e secche le utilizzo per preparare delle ottime tisane digestive, insaporite con un po’ di miele; l’uso però che riscontra maggiore successo tra i familiari e gli ospiti è il liquore all’erba Luigia.
Il rimedio: liquore all’erba Luigia
Tra i digestivi più efficaci dopo un pasto abbondante o in caso di qualche problema nella digestione, questo liquore è di sicuro in cima alla lista. Occorrono 60-70 foglie sane e pulite di erba Luigia, un litro di buona grappa, 400 g di zucchero, due limoni. Mettete le foglie e la scorza dei limoni (solo la parte gialla) a macerare per una decina di giorni nella grappa. Filtrate, pesate il liquido e aggiungete lo zucchero sciolto a fuoco dolce in altrettanta acqua. Versate in una bottiglia o contenitore ben chiuso e fate riposare per un paio di mesi in un luogo fresco. Consumate un bicchierino a fine pasto, sarà la migliore e più efficace chiusura di pranzi o cene.