Enjoy the little things
In questo periodo sto facendo modifiche nella mia casa, cambio alcuni mobili, ne acquisto di nuovi, ripulisco gli armadi e le librerie, modifico la disposizione alle cose e pianifico ulteriori cambiamenti. Ho acquistato alcune scatole di cartone colorato per riporvi degli oggetti e mi sono divertita a montarle assieme alla mia gatta Kimba che cercava di rubarmi i fermi di plastica. Sul coperchio delle scatole la scritta “Enjoy the little things”. Premetto che l’adagio “goditi le piccole cose” non mi fa impazzire, anzi l’ho sempre trovato piuttosto irritante. Le piccole cose belle della vita le apprezzo come chiunque, di certo non le sottovaluto, però quel detto popolare ha per me ha un significato nascosto e sinistro del tipo: “accontentati”, “accetta di avere poco”, “non sgomitare”, “non lottare”, in una parola, “arrenditi”. Se avessi visto le cose da questa prospettiva, quando stavo in Istria in grandi ristrettezze economiche e senza nessuna prospettiva per il futuro, non mi sarei rimboccata le maniche, neanche diciassettenne, per mollare tutto e riscrivere il mio destino. I salti nel buio, l’ambizione, il desiderio di cambiare radicalmente, sono il motore della vita che spinge le persone a percorrere salite senza fine. Almeno per me è sempre stato così e so che lo sarà anche in futuro. Non ho conquistato ciò che speravo, non sono al punto che avrei voluto, però so di aver dato il meglio di me stessa e di non essermi mai accontentata. Pur sapendo che la lotta continua, tra mille difficoltà e crolli emotivi che vorrebbero fermarmi, alla mia età non più giovanile rifletto molto su me stessa e su ciò che mi accade, e sì, mi godo pure le piccole cose, per qualche momento, tra un combattimento e l’altro. In questa strana primavera anticipata, stravolta da giornate di freddo improvviso come quella odierna, o dal sole caldo che ha fatto fiorire i peschi due settimane fa, mi ritrovo ad osservare la piccola bellezza dei fiori gialli sul mio balcone. Ho già messo a dimora alcuni semi, il rosmarino è stato trapiantato, la terra nutrita e grassa attende nuove piante che a breve arriveranno; poi ci sono i germogli di menta e i fiori gialli, appesi sul muretto e appoggiati sui ripiani, che suggeriscono come la vita non si fermi mai.
Gli animali che ho in casa condividono tutti gli istanti della mia esistenza, loro non sono “piccole cose”, sono grandi esseri che mi insegnano molto, soprattutto a non vivere solo per il futuro, dimenticandomi il presente.
Un presente con molte sfumature negative, con forze che percepisco nemiche e che mi creano difficoltà, però anche con attimi e situazioni per i quali vale la pena vivere, nonostante tutto. Una cena con ricette nuove, il profumo delle spezie che si espande in casa, un’idea da appuntare sul blocco per gli appunti, un nuovo libro da leggere, una ricerca da fare in biblioteca, la mia passione appena nata per la storia della marineria: la vita che continua a sbocciare, come i fiori gialli delle piante grasse.
Allora sì, enjoy the little things, senza chiusure e senza censure, mantenendo presente che accontentarsi significa fermarsi e che la resa, in natura, equivale alla morte.