Erbe e fiori di primavera
La bella stagione, la primavera, era e sarà sempre la mia preferita. In primavera mia zia Libera mi insegnava a riconoscere le piante mediche, a farne buon uso e rispettarne le fasi vegetative. Era anche il momento dei fiori, in particolare degli iris che lei aveva piantato nell’orto tanti anni prima e che sono tuttora in ottima salute.
C’erano tante piccole radure in mezzo ai boschi dove trovare fiori spontanei, ed io le conoscevo tutte. Mi recavo in questi piccoli scrigni naturali, raccoglievo le violette e restavo ad ascoltare gli uccellini per delle ore: erano i momenti più felici della mia vita, ero sola come poche creature al mondo e infinitamente fortunata. Gli insegnamenti di zia Libera e il contatto con la natura hanno caratterizzato la mia infanzia e impostato la personalità della fase adulta, tanto che oggi ricerco sensazioni e conoscenze che siano in sintonia con quel momento della mia vita, in particolare nella cura del corpo e dell’anima attraverso le piante. Nel mese di aprile molte delle officinali più importanti, comunemente usate per preparare le tisane, i macerati, le tinture, sono germogliate e si sviluppano. Non è ancora il momento migliore della loro fase ciclica, però si possono già utilizzare per numerosi preparati e per le cure purificatrici di primavera. Di queste cure ho già parlato nell’articolo dedicato al tarassaco, si tratta di disintossicare l’organismo per alcune settimane (tre circa, da ripetersi durante la primavera) con preparati somministrati nella dose di 4-6 tazze al giorno, delle quali una a digiuno e una prima di coricarsi. Abitualmente assumo questa quantità di preparati durante tutto l’anno, scegliendo le tisane giuste per ogni stagione e fase, però in primavera è una pratica costante che favorisce notevolmente il benessere dell’organismo. Si può curare il corpo anche con preparati esterni, oltre che con le tisane che migliorano la pelle e il colorito, se assunte regolarmente. La menta, o per meglio dire le mente considerando la vastità dei generi, può definirsi la pianta più usata in erboristeria, soprattutto in combinazione con altre piante nelle tisane digestive e per insaporire i preparati meno gradevoli.
Approfondirò l’argomento menta con un articolo a parte, qui vi propongo due usi forse poco noti di questa conosciuta e versatile pianta. In unione con il bicarbonato la menta può essere un valido dentifricio, basterà tritare una manciata di foglie fresche e mescolarle con un cucchiaio di bicarbonato di calcio, per poi strofinare bene i denti con lo spazzolino.
Se invece volete curare la pelle grassa o purificare il viso dall’inquinamento, preparate un infuso di menta con un litro d’acqua e due manciate di foglie, filtrate e fate dei lavaggi del viso. Un’altra pianta già ricca di foglie profumate dalle proprietà notevoli è la melissa, già trattata in questa rubrica. Pianta nota fin dall’antichità, dai molteplici usi, oltre che assunta in infuso, tintura e lozione, può diventare un bagno medicamentoso.
Iniziamo però con una tisana per la pelle. Mettete due cucchiai di semi di anice verde o di finocchio, uno o due semi di coriandolo in una tazza e mezza d’acqua; fate bollire per cinque minuti, aggiungete fuori dal fuoco qualche foglia di melissa fresca, lasciate riposare una decina di minuti e filtrate. Bevetene una tazzina piccola tre volte al giorno. A piacere, per rendere più aromatica la bevanda, aggiungete una fetta di limone.
La presenza di anice e di melissa servirà anche a mitigare le eventuali palpitazioni cardiache, soprattutto in prossimità del ciclo. Per il bagno, versate nell’acqua della vasca un decotto filtrato preparato con due belle manciate di melissa fatte bollire in un litro d’acqua per quindici minuti.
Il vostro bagno sarà stimolante, antispasmodico e piacevolmente profumato. Potete seguire lo stesso procedimento anche con le foglie di assenzio, fatele bollire, filtrate e sciacquatevi i capelli: otterrete un risultato delicatamente sgrassante e luminoso.
Se seguite anche una dieta purificatrice, ricca di vegetali e cereali, aggiungete alle preparazioni la santoreggia. Questa aromatica di facile coltivazione è carminativa, facilita l’assimilazione degli alimenti e favorisce la digestione; in virtù delle sue proprietà antibiotiche, sarà un toccasana per l’intestino in questa stagione di cambiamenti.
Tutte le preparazioni elencate si possono fare anche con le piante essiccate, acquistate in erboristeria; se invece avete un giardino, un orto, un balcone con tanti vasi, utilizzate le piante fresche: saranno cure del corpo e delle mente impagabili. Ricordate di circondarvi anche di fiori, non possono che aiutare lo spirito e rendere più belle le giornate.