Gnochi de susini
Le ricette istriane e Mitteleuropee che conosco, riportate anche in uno dei miei libri, hanno una fonte fondamentale: mia madre. Lei mi ha insegnato la maggior parte delle cose che conosco riguardo la nostra cucina, dai piatti base alle preparazioni più complicate. So cucinare da quando ero bambina, le primissime basi me le ha insegnate mia nonna materna, Eufemia. Gli anni sono passati, da bambina sono diventata ragazza e poi donna, oramai anche piuttosto attempata. Eppure, amo ancora andare a casa di mia madre, sedermi al suo tavolo e farmi coccolare con un piatto gustoso preparato dalle sue mani. Persino quando la vado a trovare nella sua casa al mare, dove ha un minuscolo angolo cottura per preparare i pasti, mi fa trovare qualcosa di sfizioso. Ed ecco che la settimana scorsa ho ritrovato un sapore dolce e antico, gli gnochi de susini (gnocchi di susine o prugne). Ricordo che nell’orto in Istria, molti anni fa, avevamo un albero di prugne molto rigoglioso che ci regalava una quantità di frutti ogni anno, a settembre. Da tempo quel meraviglioso albero non esiste più e quando mangio questo tipico piatto, lo penso con nostalgia.
La ricetta di famiglia, senza trucchi e senza inganni, la voglio condividere con voi lettori, se siete istriani o triestini la conoscete bene nelle varianti familiari.
Occorrono 1 kg circa di patate per gnocchi, un uovo, farina bianca, sale, susine ben mature e snocciolate, 100 g di burro, pangrattato (due buone manciate), zucchero, cannella in polvere.
Preparate un normale impasto per gli gnocchi (patate cotte con la buccia, pelate e passate nello schiacciapatate, salate leggermente, aggiungete l’uovo e la farina quando si saranno raffreddate e impastate). Dividete la pasta in tante piccole palline, schiacciatele con la mano e mettete al centro metà susina se è grande o una intera se piccola, all’interno riempitela con un po’ di zucchero. Richiudete i due lembi e forgiatela un’altra volta come una pallina dal diametro di 4-5 cm; passate nella farina bianca e versate in una capiente pentola di acqua bollente leggermente salata. Togliete gli gnocchi quando vengono a galla, dopo averli fatti bollire per un minuto circa. Disponeteli in un piatto e conditeli con il pangrattato imbiondito nel burro, infine spruzzate con la cannella. Questa pietanza veniva servita come primo, nonostante il marcato sapore dolce. Personalmente la consiglio come dessert, alla fine di un pasto molto leggero data la sua consistenza.