Rimedi naturali contro la cistite
La cistite è l’infiammazione della vescica di cui in tanti soffrono, specie le donne. Da studi medici risulta che nelle donne sia venti volte più presente che negli uomini ed è preannunciata da disturbi e irritazioni che poi progrediscono. La causa è in massima parte il batterio Escherichia coli, di norma presente nell’intestino. In casi seri è necessario consultare il medico, poiché il problema può avere delle complicazioni. Tuttavia, vi sono molti rimedi naturali adatti a curare questa patologia ma anche a prevenirla.
Le donne si possono difendere dagli attacchi di cistite ricorrendo, una volta a settimana, ad una lavanda fatta con acqua fredda alla quale si aggiungono due gocce di olio di lavanda o di estratto di calendula. Utile è anche seguire un regime alimentare vegetariano, evitando alimenti acidi quali l’aceto e i sottaceti, le fritture e i cibi eccessivamente dolci. Durante gli attacchi di cistite il riposo è fondamentale, magari con l’aiuto di una borsa d’acqua calda per alleviare il disagio. Per ridurre l’infiammazione è utile bere molta acqua e dei decotti o infusi di varie piante: altea, malva, echinacea, equiseto, uva orsina. In particolare, due sono i rimedi naturali che voglio sottolineare in questo articolo, facili da reperire e molto utili. Si tratta della gramigna e del mirtillo.
La gramigna (Agropyron repens) è una maledizione per i giardinieri, ma una benedizione per gli erboristi. Si tratta di un diuretico con proprietà antibiotiche, che la rendono una pianta ideale per l’apparato urinario. L’agropirone contenuto negli oli essenziali ha spiccate proprietà antibiotiche. Il decotto è un vero toccasana per la cistite, oltre che per altri disturbi quali i calcoli renali e problemi alla prostata. Della pianta si utilizza il rizoma, raccolto in primavera e fine estate, pulito dalle radici più piccole e fatto essiccare. In erboristeria troverete i rizomi sminuzzati e adatti per la preparazione dei decotti. Usate un cucchiaio di gramigna e fatelo bollire per cinque minuti in due decilitri d’acqua. Fate riposare per dieci minuti e poi filtrate. Consumate almeno tre tazze al giorno.
Il mirtillo (Vaccinum myrtillus) è un arbusto semilegnoso, ormai coltivato a livello industriale per i suoi frutti molto apprezzati. Il frutto è una bacca particolarmente ricca di vitamine A e C, sali minerali, acidi organici, flavonoidi che lo rendono astringente, disinfettante e antinfiammatorio. Si utilizzano le foglie fresche o essiccate per gli infusi, ma soprattutto le bacche raccolte a perfetta maturazione. Il decotto di bacche fresche o essiccate di mirtillo nero o rosso (100 g per litro d’acqua) va assunto dalle quattro alle sei volte al giorno. Il rimedio si può assumere anche in capsule o più semplicemente con il gradevole succo concentrato che si ricava dalle bacche; il consumo di mirtilli è valido anche per prevenire l’insorgenza del disturbo. Non mi stancherò mai di ripetere le proprietà straordinarie dei frutti di bosco, validi nella prevenzione di tanti disturbi e nella cura di svariate problematiche. Il mirtillo, in questo caso, aiuta a combattere i bruciori e fastidi in tempi piuttosto rapidi. La natura, come sempre, ci soccorre e ci aiuta nelle piccole e grandi difficoltà della vita.