Piante per rafforzare il sistema immunitario
In questi giorni difficili per l’Italia siamo tutti turbati dall’esplosione improvvisa di un contagio che credevamo ingenuamente lontano. Chiunque scriva un blog letto da molte persone ha l’obbligo di sottolineare l’importanza di seguire le direttive delle autorità in materia di salute pubblica e di prevenzione. Siamo costantemente connessi alla rete, possiamo accedere ai siti dei Ministeri, delle Regioni e dell’OMS che informa sulla situazione globale. Le regole sono chiare e univoche, tutto ciò che invece si legge sui social network non fa che aumentare la confusione e il panico: occorre attenersi alle indicazioni delle autorità e degli esperti. Mi permetto di scrivere il pezzo che segue forse più per esorcizzare la naturale preoccupazione che per darvi dei consigli, dato che non sono quelli di un’esperta ma solo di un’appassionata di piante e rimedi naturali, di una persona che legge moltissimo (e sperimenta pure) sull’argomento, senza la presunzione di poter insegnare. Posso dirvi che in questi giorni, come accade di solito nella stagione invernale, seguo uno stile di vita che si è dimostrato utile nella prevenzione delle influenze e dei mali di stagione. Come molti naturopati sottolineano, mantenere alta la barriera difensiva del sistema immunitario è un’ottima pratica che dà i suoi frutti.
Il sistema immunitario è una fitta rete di sorveglianza che comprende diversi organi, cellule e mediatori chimici. Tutti questi elementi collaborano costantemente per tenerci al sicuro da virus e batteri con i quali veniamo in contatto costantemente: li ingeriamo, li respiriamo e li ospitiamo sulla pelle e nelle mucose. Quando il nostro sistema immunitario lavora bene, non ci accorgiamo degli invasori potenzialmente dannosi, come invece succede se è debole o poco reattivo. Il sistema difensivo è talmente capillare, dato che origina dal midollo osseo per poi propagarsi nel sangue e nel sistema linfatico, che difficilmente un agente patogeno può passare inosservato. Mantenere reattivo questo eccezionale sistema difensivo è davvero un’ottima pratica in tutti i momenti dell’anno, nei mesi invernali lo è in particolare per via delle malattie stagionali. La natura ci offre molte e variegate possibilità, di alcune ho già parlato, altre le approfondirò nei prossimi giorni.
L’echinacea, pianta originaria del Nord America, molto utilizzata dai nativi americani (la leggenda vuole che la utilizzassero per curare i morsi di serpente), ha importanti proprietà che stimolano il sistema immunitario.
Contiene polifenoli che ostacolerebbero la penetrazione dei virus nelle cellule sane. Gli studi si sono soffermati sull’echinacoside, polifenolo che inibirebbe anche la replicazione batterica. Altri studi confermano invece che l’echinacea è maggiormente efficiente se usata per combattere infezioni ricorrenti e il suo potere preventivo si dimostra efficace contro il raffreddore. La stimolazione del sistema immunitario diventa utile nel trattamento in acuto delle infezioni delle alte vie respiratorie. L’echinacea in tal senso presenterebbe anche una spiccata attività nel variare la reattività del sistema immunitario. La pianta si può assumere in infuso e in tintura, seguendo le indicazioni dell’erborista. Il timo è un’aromatica comune, molto usata in cucina per la preparazione dei cibi che però contiene sostanze importanti: oli essenziali, flavonoidi, polifenoli e timolo.
Questi elementi esplicano un’azione antibatterica e antimicrobica, da alcuni studi risulta anche antivirale. Usato fin dall’Antichità, il timo ha proprietà contro la bronchite, la tosse e il mal di gola. L’azione protettiva sui nostri geni è oggetto di studio da tempo, pare che la quercitina di cui è ricco il timo inibirebbe l’istamina, la sostanza che, in dosi eccessive, può scatenare la risposta allergica. Utilizziamolo spesso, anche per le sue proprietà digestive, in cucina, per insaporire i piatti; per uso erboristico si può assumere sotto forma di tisana, di sciroppo (eccellente per le bronchiti) e in tintura. Della rosa canina ho scritto in diverse occasioni, data la sua grande utilità nella prevenzione delle malattie. Fin da piccola ho la salutare abitudine di assumerla costantemente in infuso, specialmente di mattina a colazione. I suoi frutti, i cinorrodi, contengono un’elevata dose di Vitamina C.
Per chiarivi le proporzioni, vi basti sapere che 100 g di cinorrodi contengono la stessa quantità di Vitamina C di 1 kg di agrumi. Bere un infuso mattutino di questa pianta è ottimo per chiunque, in particolare per coloro che hanno ricorrenti malattie delle vie respiratorie.
Oltre a permettere un naturale rinforzo delle barriere difensive e aumentare la produzione di anticorpi, la Vitamina C aiuta anche a combattere i livelli eccessivi di istamina. In caso di raffreddamento e produzione di muco, la rosa canina agisce anche come mucolitico, facilitando l’eliminazione delle sostanze dense. Alla lavanda ho dedicato un approfondito articolo quest’estate, nel momento culmine della fioritura quando la raccolgo e preparo vari rimedi.
In questo articolo voglio sottolineare le proprietà del suo olio essenziale nei casi di tosse e raffreddore, in quanto uccide i batteri di vario genere. Era usata tradizionalmente per le infezioni polmonari, la tosse e il raffreddore, sia come infuso che sotto forma di inalazioni; l’olio è valido per disinfettare il corpo e gli ambienti dove si vive (basta mettere alcune gocce nei diffusori o nelle vaschette dei termosifoni) e nell’acqua del bagno per aiutare l’organismo a reagire ad un’infreddatura. Utile in questi casi è anche il miele di lavanda, dal colore ambrato e dal profumo aromatico che ricorda il fico, la passiflora e riassume tutte le proprietà dei fiori.
Ottimo come sedativo del sistema nervoso, risulta utilissimo nei casi di tosse e mal di gola. Applicato sulla pelle ha un effetto battericida, cicatrizzante e rivitalizzante, proprio per questo può essere usato come maschera per sfiammare e levigare il viso. Infine la propoli, rimedio che in alcuni casi sa del miracoloso e che approfondirò nei prossimi articoli.
L’azione della propoli è simile a quella di un antibiotico ad ampio spettro e i suoi effetti includono l’inibizione della mobilità dei batteri e dell’attività dei loro enzimi: un effetto batteriostatico molto importante. Oggi la propoli rappresenta un rimedio complementare e un ingrediente per integratori alimentari utilizzato sia a scopo di cura che di prevenzione. Generalmente si utilizza nelle malattie autunnali e da raffreddamento delle prime vie respiratorie come mal di gola e raffreddore. La possiamo trovare in molti preparati (come il miele e gli sciroppi) ma anche pura, da utilizzare al bisogno. Mi sento di consigliare il flaconcino spray per disinfettare e disinfiammare la gola, spruzzandola direttamente sulla zona arrossata. In breve tempo sentirete un notevole sollievo.
Questi sono solo alcuni piccoli suggerimenti per vivere al meglio la stagione, nella speranza che madre natura questa volta non ci castighi troppo.