Carezze di primavera
Ormai è giunta in tutto il suo splendore, soleggiata e mite, col profumo dei fiori che si respira nell’aria: la bella stagione si è posata sul mondo ed è incurante della nostra assenza. Anzi, direi che sembra più splendida che mai ora che noi siamo reclusi, con i suoi figli animali liberi dalla nostra presenza e le piante che assumono il colore degli smeraldi agitati dal vento.
Dobbiamo fare dell’autocritica, chiederci se possiamo seguitare ad essere così dannosi, e nelle nostre solitudini domestiche cercare quella carezza che la primavera ci offre, magari attraverso gli estratti delle piante per la cura di noi stessi, senza inquinare e violentare la natura. La mia dose di carezze la ricevo quotidianamente dalla dolce gatta Kimba che incanta con i suoi occhi magici; poi ci sono i cani Poldo e Lily con la loro allegra invadenza, la sfuggente Minnie che di tanto in tanto mi delizia con le fusa, e il tenero Bilbo, un gatto invalido che ho lottato per salvare e portare a casa.
Però adesso che è giunta primavera, come ogni anno, procedo con le cure naturali di purificazione e preparazione ad una nuova fase, e considero anch’esse “carezze”. Ne ho già parlato tempo fa, elencando un certo numero di preparati utili alla purificazione interna. Tuttavia, si può procedere anche ad una serie di interventi esterni che favoriscano la salute della pelle, il rilassamento del corpo, la soluzione di piccoli problemi cutanei con l’ausilio esclusivo dei rimedi naturali. Un prezioso alleato in questa fase di cura è l’acqua, usata fin dall’antichità per la salute del corpo. Dell’acqua tutti possiamo beneficiare, non solo per berla e per lavarci, ma anche per favorire la rinascita del corpo dopo la stagione invernale.
L’acqua sotto forma di bagni, docce, impacchi può esercitare una benefica azione sull’organismo: calma i dolori, allevia i disturbi, rilassa il corpo. Ovviamente purché se ne faccia un uso sensato. Molti bagni tonificanti e rilassanti si ottengono con ingredienti semplici che tutti abbiamo in casa. Per esempio, un litro di comune aceto nell’acqua del bagno ne neutralizza l’alcalinità e tonifica il corpo; se poi l’odore infastidisce, basterà mescolarlo a dell’acqua di rose (si otterrà così l’aceto rosato) che profumerà il corpo. Il bagno alla lavanda invece agisce contro l’affaticamento nervoso.
Occorrerà usare dell’olio essenziale di lavanda (una decina di gocce) nell’acqua del bagno per provare una sensazione benefica e rilassante. Fin dai tempi antichi si è usato il bagno alla camomilla per le virtù curative, ottimo per la pelle affetta da eruzioni cutanee. Si prepara un decotto di fiori di camomilla molto concentrato, si filtra e si versa nella vasca del bagno.
Molto semplice ed efficace è il bagno di sale e per ottenerlo sarà sufficiente versarlo nella vasca (un chilo circa di sale grosso) e scioglierlo sotto il getto dell’acqua calda: un vero e proprio toccasana per il metabolismo e gli arti gonfi. L’acqua manifesta la sua efficacia anche nei bagni di vapore al viso che migliorano l’irrorazione dell’epidermide, soprattutto se all’acqua si aggiungono durante l’ebollizione piante medicamentose. Anche in questo caso eccellente è l’uso della camomilla come pure del tiglio, da preparare in forma di decotto con due cucchiai da tavola di pianta per mezzo litro d’acqua; occorre tenere il viso sopra la bacinella nella quale verrà versato il composto e mantenere una distanza di 30-40 centimetri per una decina di minuti, coprendo la testa e le spalle con un grande asciugamano in modo che tutto il vapore sprigionato dall’infuso si raccolga sul viso.
Bisogna dire che si suda parecchio con questo sistema, e con il sudore dai pori completamente aperti usciranno tutte le impurità della pelle, i depositi di grasso eccessivo. Per tonificare il viso, dopo questo trattamento, validi sono gli impacchi di acqua fredda e anche le maschere alla frutta e verdura.
La maschera alla fragola per esempio contiene vitamine, riattiva la circolazione e rassoda i tessuti. Si tratta di una maschera con una forte azione stimolante, ottima per riattivare la circolazione sanguigna, per ridare colorito a una carnagione pallida, per rassodare l’epidermide che tende ad afflosciarsi. Non è adatta a chi soffre di couperose, però su di una pelle normale non ha controindicazioni. Basterà ridurre in purea tre/quattro fragole e spalmare sul viso, ripassando bene in tutti i punti. Per le pelli molto grasse è indicata la maschera alla pera, ricca di vitamine e dal potere astringente. Occorre schiacciare mezza pera matura e non acquosa, stenderla sul viso e sul collo e lasciarla asciugare. Se invece ci ritroviamo una pelle arida e secca, ottima è la maschera alla banana, nutriente e ammorbidente. Si schiaccerà mezza banana con l’aggiunta di due gocce di succo di limone: va applicata sul viso e sul collo. La maschera alla carota, un po’ più complessa da preparare, si consiglia a tutti i tipi di pelle per il potere rinvigorente e per la capacità di migliorare il colorito. Contiene molta vitamina C, perfetta per la pelle fragile. Si grattugia una bella carota grande in una bacinella, alla quale si aggiunge un cucchiaio di latte. Poi si lascia riposare per un’ora, si rimescola il composto schiacciando eventuali pezzetti e poi si filtra per bene. Con un batuffolo di cotone il composto va passato sul viso e la parte alta del petto. Sopra questo fondo ci si può anche truccare, ottenendo una pelle all’apparenza abbronzata. Per ultima la maschera contro l’invecchiamento, adatta sia alle pelli secche che grasse dai trentacinque anni in su. Frullate nel frullatore un carciofo mondato dalle spine e da tutte le foglie dure, e una manciata di spinaci lavati. Stendete sul viso la sera, prima di coricarvi. Togliete dopo un’ora. Otterrete una pelle luminosa e pulita. Infine, il mio consiglio è di stendere un sottile velo di gel di aloe su tutto il corpo, partendo dal viso.
Dopo un bagno, una doccia o un trattamento, la freschezza dell’aloe donerà alla pelle una profonda sensazione di morbidezza e piacevolezza. Per terminare le cure naturali di primavera, ottimo è finire con una bevanda ricca di vitamina C composta da frutti di bosco e yogurt. Oggi si chiamano smoothie e vanno molto di moda, ma si tratta di preparati che conoscevano bene le nostre nonne. Occorrono 50 g di lamponi e 50 g di mirtilli, tre cucchiai di yogurt bianco e un pizzico di zucchero o dolcificante. Si frulla per bene e si beve fresco. I frutti di bosco sono un concentrato di vitamine e di benessere per tutto l’organismo. Diamo il benvenuto alla primavera e gioiamo delle piccole carezze di stagione: sarà una fase difficile ma la affronteremo meglio se rispetteremo maggiormente madre natura.