Era questo il titolo di un mio libro uscito nel 2018, un volume che mi ha dato grandi soddisfazioni e che racchiudeva la mia passione per le piante, per lo studio della medicina officinale e della fitoterapia in generale. Tuttavia, negli anni ho imparato anche un concetto più vasto di giardino che va oltre la coltura e la raccolta di piante medicamentose. Mi riferisco a quella rivoluzione verde che vede i giardini importanti per il benessere umano, dove il giardinaggio è un’attività eccezionale per l’equilibrio psicofisico e per la protezione dall’inquinamento atmosferico e acustico. Non ci sono dubbi che il giardinaggio sia una valida palestra per sentirsi in forma, per godere della bellezza della natura, per scoprire colori e sapori della terra e per creare quell’unione con gli elementi naturali che necessita di un contatto attivo. Per rilassarsi è sufficiente passeggiare in un giardino, osservarlo, e magari fotografarlo, come ho fatto io. Il giardino può essere anche piccolo, appena uno scorcio; può mostrarsi attraverso una porta fiorita, oppure tra le piante di un piccolo spazio condominiale che, se curate, danno grandi risultati.
Tutti gli spazi verdi sono fatti per coltivare piante, siano esse ornamentali che medicinali. Il mondo verde rende migliore l’ambiente umano, protegge dall’inquinamento, dal rumore e dalle temperature alte che da qualche anno ci tormentano, specie tra luglio e agosto. I benefici per la salute sono notevoli, dall’allentamento della tensione alla scelta di un hobby perfetto da ogni punto di vista. I profumi rincuorano o rilassano le persone ansiose, poiché vi sono tantissime piante che emanano profumi simili a balsami per l’anima. Le piante poi sono in prima linea per difenderci dal frastuono e dalle particelle nocive; gli alberi e gli arbusti catturano queste particelle provenienti dalle automobili, così come le piante che crescono sulle superfici quali muri, tetti o recinzioni possono ridurre l’inquinamento. Molte sono le piante che si possono usare per proteggerci dall’inquinamento acustico, mentre suoni naturali come le fronde agitate dal vento o il gorgoglio dell’acqua mitigano il frastuono del traffico e dei rumori delle città. Ci sono poi piante che riducono la presenza di pollini e allergeni, permettendo a chi è sensibile di godere tutto l’anno dello spazio esterno a disposizione, senza soffrire di rinite allergica. Importantissimo è proteggere la fauna ospitata nei giardini evitando l’uso di pesticidi e sostanze chimiche nocive alla vita, optando invece per metodi di disinfestazione che non arrechino danno agli animali e agli umani.
Piante quali il tasso, la tuia, il biancospino sono in grado di catturare particelle dannose e dirigerle lontano dalle persone; le siepi di carpino comune o di agrifoglio bloccano l’ingresso dell’inquinamento da traffico negli spazi verdi ai quali si accede abitualmente. Queste barriere antinquinamento, in particolare di sempreverdi, sono l’ideale nelle città e nelle zone di traffico intenso. Si possono realizzare anche delle pareti verdi, dei tetti ricoperti di piante, se non c’è uno spazio per la siepe; certo, in questo caso saranno necessarie le annaffiature frequenti, oppure la scelta di vasi di fiori appesi sui balconi, ai davanzali, strutture verticali che sempre più spesso si vedono nelle nostre città.
Le piante e gli alberi antirumore sono tanti, come l’alloro, il carpino comune, il cipresso e persino il rosmarino che, con forme e altezze diverse, assorbe suoni di varie frequenze. I suoni naturali sono validi alleati delle piante, come lo scorrere dell’acqua emesso a bassa frequenza che può coprire il rumore delle automobili, anch’esso caratterizzato da frequenze medio-basse. Non occorre una grande fontana, sono sufficienti dei piccoli ruscelli o una fontanella che ci distragga dallo stress del traffico. Se si vuole creare uno spazio adatto agli allergici, gli esperti del settore consigliano, ad esempio, la bocca di leone, l’agrifoglio variegato femmina, il sorbo montano, i bellissimi garofanini e l’agapanto che in estate è un tripudio di fiori azzurri. Per proteggere questi spazi occorrono piante amiche quali i girasoli, i nasturzi, l’erba cipollina ma anche un’alleanza con i predatori naturali. Richiamare le rane, i rospi, i pipistrelli, molti uccelli, i ricci ed i tritoni sono strategie efficaci per proteggere le piante e per migliorare il nostro contatto con la natura. La mancanza di verde fa male, non solo alla salute del pianeta ma anche alla nostra, con i bambini sempre chiusi in casa (anche senza Covid-19) e con la frenesia di una vita dai ritmi eccessivi. Il legame con la natura è essenziale per il benessere della mente, poiché dal momento della nostra nascita abbiamo questa esigenza innata, nonostante la perenne connessione a internet, i turni di lavoro con cicli di 24 ore e uno stile di vita che non contempla il rilassamento e la quiete; il nostro istinto ci comunica costantemente che la natura ci dona il cibo, l’acqua e il riparo. Gli scenari naturali, piccoli o grandi che siano, concedono una pausa mentale, un modo per sfuggire dallo stress quotidiano. In mezzo alla natura tutti si sentono più calmi, a proprio agio, appartenenti al mondo naturale senza sovrastrutture e ragionamenti.
Il mondo naturale è pieno di elementi che inducono a questa identificazione, come le foglie, i fiori, i fiocchi di neve che richiamano spontaneamente la nostra attenzione. Gli schemi detti frattali, occupano la mente con una sublime attrattività senza chiedere nulla in cambio. Il fascino dei frattali dipende dalla ripetizione visiva, come i molti alberi che si biforcano dal tronco centrale in rami, e da questi in altri rami. Oppure sono schemi formati dai petali dei fiori come la dalia, le spirali dell’aloe e tanti altri. Le geometrie naturali catturano la nostra attenzione e non è raro ritrovarsi a disegnare fiori mentre si chiacchiera al telefono, ripetendo la geometria dei frattali senza nemmeno accorgersene. Un altro aspetto importante del giardino e dello spazio verde è il profumo, la sua potenza. I profumi hanno una forte influenza emotiva su di noi, ma possono essere anche terapeutici. Gli antichi davano molta importanza agli aromi emessi dalle piante sull’umore, la salute e l’equilibrio. Da studi moderni si sa che le sostanze odorose dei vegetali influiscono sulla memoria e sulle emozioni, creando un legame tra le due sfere, attraverso la stimolazione delle onde cerebrali. Proprio per questo coltivare piante profumate in ogni stagione permette di realizzare un giardino terapeutico naturale e favorire il benessere tutto l’anno. Una pianta particolarmente interessante da questo punto di vista è il rosmarino. Per anni la comunità scientifica ha negato il legame tra il rosmarino e la memoria, che per gli antichi era consolidato, e solo oggi, con molti studi e dimostrazioni scientifiche su vasti campioni, si sta ridiscutendo la posizione. Infatti, il profumo di rosmarino e di altre piante potrebbe essere rilevante per il trattamento della perdita della memoria o nel recupero del senso dell’olfatto. Coltivare le rose ad altezza d’uomo, piantare erbe aromatiche come la salvia e il rosmarino, sono piccole strategie di benessere che il nostro organismo gradirà. Per esempio, il gelsomino favorisce il sonno e stimola la memoria, la menta stimola l’attenzione e riduce lo stress, la maggiorana concilia il sonno e attenua la depressione, la salvia amplifica la sensazione di felicità e calma i nervi, la lavanda potenzia la concentrazione e la precisione di calcolo, riduce lo stress e l’ansia.
Progettare uno spazio profumato, anche piccolo, con questi accorgimenti, rappresenta una buona dose di medicina verde senza controindicazioni per il nostro benessere. Da ultimo, e non per importanza, il ruolo del colore. Creare con le piante variopinte uno spettacolo vivace e stimolante, oppure calmante e rinfrescante, influisce notevolmente sull’umore.
L’azzurro è notoriamente un colore rilassante, tanto che gli agapanti favoriscono l’armonia generale. I fiori viola, come l’iris, possiedono tante varietà di sfumature e creano profondità e intensità nello spazio. Un po’ di rosa del geranio o delle rose crea un effetto romantico e delicato, mentre il verde degli arbusti e delle siepi genera equilibrio.
Dei giardini e del loro valore, del mondo verde da ricreare all’esterno e all’interno delle case, scriverò ancora molto. Chi mi segue conosce la mia passione per la natura e di certo la condivide.
Per questo allo scritto ho allegato anche molte foto, perché stimolare la vitamina V, come la definisce Alistar Griffiths, direttore della Science and Collections Royal Horticultural Society, diventa essenziale in un mondo ultratecnologico che si è troppo allontanato dall’essenza della vita: la Natura.