9 Luglio 2020

Vacanze italiane

By admin

Conosci la terra dei limoni in fiore, dove le arance d’oro splendono tra le foglie scure, dal cielo azzurro spira un mite vento, quieto sta il mirto e l’alloro è eccelso, la conosci forse? Laggiù, laggiù io andare vorrei con te, o amato mio!  (Mignon sull’Italia ne Gli anni di apprendistato di Wilhelm Meister)

Johann Wolfgang von Goethe

 

In questo strano 2020, carico di angosce e incognite, organizzare una vacanza sembra complicato quanto atterrare su Marte. Focolai che compaiono ovunque, limitazioni e regole cervellotiche, confini tutt’altro che permeabili e il ricordo dei mesi bui, pieni di morte, che alleggia ancora nell’aria. Viaggiare all’estero è quanto mai sconsigliato, visti i controlli e le norme a cui attenersi. Chi mi segue su questo blog forse conosce la mia passione per i paesi del Nord Europa, luoghi algidi e meravigliosi dove la natura la fa da padrona e i popoli sono rispettosi e civilissimi. Una bella crociera tra i fiordi sarebbe stato l’ideale per me quest’anno, purtroppo il fato ha deciso diversamente e dovrò attendere ancora per rivedere la Norvegia. Mi consolo con una certa facilità, dato che vivo in uno dei paesi più belli al mondo, ricco di cultura e natura, da far invidia a tutti. Sì, un viaggio in Italia non è esattamente economico e spesso l’organizzazione lascia a desiderare: le infrastrutture sono carenti per un paese occidentale (vedi la situazione drammatica della Liguria), le indicazioni ai siti poco chiare o assenti, il comparto museale da rimodernare, ecc. Tuttavia, l’Italia è la nazione che possiede più della metà del patrimonio culturale mondiale e le difficoltà, davanti a questa evidenza, tendono ad attenuarsi. Da nord a sud le bellezze artistiche e paesaggistiche sono sotto gli occhi del visitatore e non vi è borgo o paesino che non racchiuda qualche tesoro meritevole di essere visitato. I borghi, appunto, sono i luoghi ideali per una vacanza in questo periodo così difficile e complicato.

Montecastelli (Toscana)

Affittare un appartamento in un paesino, magari vicino ad una città d’arte o al mare, può risolvere il problema della miriade di regole alle quali sottostare per un soggiorno vacanziero. In questo articolo intendo presentare luoghi e regioni che ho nel cuore, dove ho trascorso delle belle vacanze o dove mi reco abitualmente nella bella stagione. Che l’Italia sia tutta bella e turisticamente esaltante è un fatto riconosciuto e lo dimostrano i milioni di stranieri che, da tutto il mondo, in tutti i mesi dell’anno, affollano la penisola. Proprio per questo, conoscere l’Italia, vasta e ricca di offerte per il visitatore, non è facile. Infatti ha mille volti, mille realtà da esplorare. Le città artistiche sono le perle della nostra storia e dell’arte universalmente nota, però ricco è anche il patrimonio di borghi medievali dove il tempo sembra essersi fermato; le località sperdute nella campagna, dominate da santuari e fortezze con meravigliose opere d’arte, e le foreste, le isole e le isolette, coronate da acque limpide.

Rocca Sillana (Toscana)

Santuario di Barbana (Friuli Venezia Giulia)

I ridenti paesini montani circondati dai boschi e le tante località termali. Il paesaggio fiorito del lungolago e le verdeggianti rive dei fiumi, le pianure ricche di campi e le colline ricoperte di vigneti e uliveti, le vette dei monti più alti d’Europa e migliaia di chilometri di costa.

Lago di Garda

Costa adriatica

Tirreno

L’Italia è tutto ciò e molto altro e la sua bellezza spicca oltre le brutture di una società che non è all’altezza della sua storia e del suo patrimonio. Inizio dall’alto, da casa mia e dalla località delle spensierate estati della giovinezza. Comincio da Grado, stazione balneare della provincia di Gorizia.

Grado (Friuli Venezia Giulia)

Grado

Grado

Grado

Situata su di un’isola circondata dalla laguna e dal mare, Grado si trova in una posizione naturale privilegiata, con una ventilazione estiva ideale e il sole onnipresente che le ha meritato l’appellativo di “Isola del sole”. Famosa per le sue terme e per lo stabilimento di cure, la cittadina vanta antiche tradizioni.

Grado

Grado

Grado possiede importanti monumenti quali la basilica di S. Eufemia, eretta nel VI sec., con un magnifico mosaico pavimentale, un ricco tesoro e imponenti resti d’arte sepolcrale romana; il Battistero del V sec., con pianta ottagonale e vasca esagonale; la Basilica di S. Maria delle Grazie, di stile ravennate, che risale ai secoli V – VI ed è pavimentata a mosaico. In Piazza della Vittoria, inoltre, rimangono i resti di una basilica paleocristiana del VI secolo.

Grado

Grado

Grado

Grado

Grado

Grado

Grado

Nella parte vecchia della città, interamente chiusa al traffico, si può ammirare la tipica architettura di un’antica città veneta, tra calli e campielli. La devozione a Grado è ancora molto sentita ed è esaltata dalla bellezza del Santuario di Barbana, posto su di un’isola della laguna raggiungibile solo in barca. La prima domenica di luglio si svolge la processione con le barche attraverso i canali, fino appunto all’isola.

Barbana (Grado)

Deliziosi sono poi i locali di pesce del centro storico, dove tra degustazioni di vini e specialità gastronomiche, si può ancora assaporare il ritmo lento di un vecchio borgo di pescatori.

Al Trentino ho dedicato due fortunati libri che hanno avuto una seconda edizione, quindi la regione è decisamente nel mio cuore.

Trentino

Trentino

Trentino

Trentino

Non vi ho mai trascorso una vacanza molto lunga, però tanti sono stati i fine settimana passati nei piccoli alberghi sperduti tra le Dolomiti, alla ricerca di castelli da studiare e delizie gastronomiche da scoprire. Gli itinerari montani si snodano lungo le valli, una diversa dall’altra (valli di Non, di Sole, Rendena, Valsugana), in un viaggio durante il quale sfilano le Dolomiti, laghi e castelli. La bellezza del Trentino si riconosce nel suo verde acceso, nella roccia che spicca verso il cielo, tra i vigneti abbarbicati sui pendii e tra i borghi dal sapore nordico. Ci si muove tra queste valli, tra i vigneti, le foreste, le riserve faunistiche, le piramidi di pietra e si ha, tutto intorno, lo splendido panorama dolomitico. Poi, spostandosi nell’Alto Adige, si percorrono strade circondate da stupendi colori naturali: dai balconi fioriti della Valle Sarentina alla verde vallata della Pusteria, alle rosate guglie delle Dolomiti. Qualsiasi itinerario decidiate di fare, assaporate la gastronomia locale, la ricchezza enologica, e non trascurate l’eccezionale artigianato del legno: dall’odore dei boschi alle vetrine dalle mille immagini intagliate. Rimanendo tra le Dolomiti, ma spostandosi nella provincia di Belluno, ci si ritrova nel fondovalle che ospita il lago di S. Croce.

Lago di S. Croce (Veneto)

Lago di S. Croce

Si tratta del secondo lago più grande del Veneto, formatosi da una frana che ha chiuso la valle bloccando la discesa del Piave. Si trova nella zona dell’Alpago, al confine con la provincia di Treviso, ed è uno specchio d’acqua cristallina che riflette i monti dell’Alpago e il Nevegal. Lungo le sue rive si possono ammirare paesini che hanno conservato esempi di tipiche architetture di case a gradoni, con coperture in lastre di pietra, paglia e cannette palustri. Un luogo del cuore che visito volentieri anche in inverno, però in estate, nuotare con i miei cani nelle sue pulitissime acque, è un’esperienza meravigliosa che si rinnova costantemente.

Lasciati il Trentino e il Veneto bellunese, un salto di molti chilometri mi porta nella regione che amo di più in Italia: la Toscana.

Toscana

Toscana

Toscana

Ci vado da quando avevo diciannove anni, però nel mio cuore era presente da molto prima, grazie ai libri, alle fotografie e al cinema. Il mio primo romanzo, Libera. Una storia istriana, ho iniziato a scriverlo nel Casentino, con lo sguardo rivolto alla cittadina medievale di Poppi, feudo dei conti Guidi. Ho percorso la Toscana in lungo e in largo: da Firenze a Pisa, dalla Versilia a Siena, da Lucca alla Costa degli Etruschi, dal Chianti alle Terme di Saturnia. Quando mi è stato chiesto di scrivere una guida ai castelli e ai palazzi della Toscana, ho iniziato un’esplorazione conoscitiva di tanti luoghi meno noti, scoprendo una grave lacuna: non conoscevo la celebre Volterra e le sue valli.

Volterra

La città eterna di Volterra era già potente 2.400 anni fa, ha visto avvicendarsi sul suo territorio Etruschi e Romani nell’Antichità, e poi i Fiorentini che l’hanno fatta splendere nel Medioevo e Rinascimento.

Volterra

Val di Cecina

Val di Cecina

Volterra

Domina solitaria le Valli dell’Era, del Cecina e il singolare paesaggio delle “balze” (vaste distese cretacee striate da impressionanti voragini che, nel corso dei secoli, hanno inghiottito necropoli, chiese, ciclopiche mura). Si tratta di una vera e propria città-monumento, ricca di testimonianze civili e artistiche. Piazza dei Priori, circondata da austeri palazzi con porticati ad archi acuti, case-torri e dal massiccio Palazzo dei Priori (pinacoteca) con gli stemmi smaltati dei commissari fiorentini del ‘400 e ‘500, è una delle più belle piazze medievali d’Italia. Il Duomo è una costruzione romanica rifatta in forme pisane con davanti il Battistero ottagonale (il fonte battesimale è del Sansovino, 1502); e ancora: la Casa-torre Buonparenti con l’arco di collegamento (XIII sec.), la Fortezza medicea, una delle più grandi piazzeforti medievali, adibita a penitenziario, il rinascimentale Palazzo Minucci-Solaini, attribuito al Sangallo. Imponenti, poi, sono gli avanzi di mura etrusche con la Porta dell’Arco.

Volterra

Volterra

Volterra

Volterra

Volterra

Volterra

Volterra

Volterra

In città numerose sono le botteghe di manufatti di alabastro, negozi di specialità gastronomiche (si trovano tartufi pregiati) e ristoranti di alto livello.

Museo etrusco (Volterra)

Museo etrusco

Museo etrusco

Per quanto mi riguarda, consiglio vivamente di visitare il Museo Etrusco Guarnacci: qui il visitatore potrà rivivere, attraverso un’immensa collezione di reperti, la storia dell’antica città. Vagando tra le dolci colline dorate, in mezzo alla Valle del Cecina, quasi all’improvviso ci si imbatte nella terra fumante e alti pennacchi di fumo: sono i soffioni boraciferi di Larderello.

Larderello

Oltre, attraverso le Colline Metallifere, si scende nella Valle del Cecina, delimitata da alture argillose, gialle, grigie e azzurre che culminano nella suggestiva visione di Volterra.

Val di Cecina

In direzione di Firenze, invece, ci si ritrova in un magnifico paesaggio collinare, nobilitato da paesi inimitabili per cultura e civiltà, di cui le torri di Monteriggioni e S. Gimignano sono i segnali.

Monteriggioni

Monteriggioni

La ciclopica cerchia muraria di Monteriggioni, coronata di torri, ingentilita dal dolce colle ricco di coltivazioni su cui sorge, fu costruita dai Senesi nel 1213 e oggi rimane come splendido simbolo della civiltà comunale. L’itinerario che unisce i borghi è uno fra i più belli della Toscana, ha come fulcro le nobili e agresti colline del Chianti, con i suoi vastissimi vigneti, include la bella Certaldo e la celeberrima S. Gimignano.

Chianti

S. Gimignano

Certaldo

Certaldo è il luogo natale di Giovanni Boccaccio e ospita le sue spoglie nella Chiesa dei S.S. Jacopo e Michele (XIII sec.). Caratterizzata dal colore rossastro del laterizio con cui è costruita, la cittadina è di aspetto severo, tipicamente medievale.

Tomba del Boccaccio (Certaldo)

Certaldo

Poi, nel bel mezzo della Val d’Elsa, spiccano le eleganti torri di S. Gimignano. Racchiusa in una duplice cinta muraria, conserva case e palazzi arcigni, strade strette e tortuose, severi oratori e chiese, Piazza del Duomo con le torri più alte e uno stile architettonico che lascia incantati.

S. Gimignano

Lasciata la Toscana, un viaggio nella vicina Umbria prosegue l’incanto paesaggistico. Il verde acceso della campagna e le sue acque accompagnano ovunque il visitatore: tra montagne scoscese, pascoli e terre da tartufi, si va verso i luoghi dello spirito e le città d’arte. Si scopre anche un sito incantevole, voluto dall’uomo e quindi artificiale, però divenuto perla tra le bellezze naturali più suggestive: la Cascata delle Marmore. Per impedire le continue alluvioni della valle di Rieti, il console romano Curio Dentato, nel 271 a. C., ordinò un lavoro di canalizzazione in modo da far precipitare le acque del Velino nel sottostante Nera con tre salti di complessivi 165 metri. Quando visitai questo affascinante luogo, pensai: la grandiosità dei Romani era tale da non temere paragoni.

Cascata delle Marmore (Umbria)

Cascata delle Marmore

Cascata delle Marmore

Cascata delle Marmore

Cascata delle Marmore

Cascata delle Marmore

Il salto delle acque avviene nella cornice di una splendida roccia ricoperta da fittissima vegetazione che colora di variegate sfumature il pulviscolo dell’acqua. Maestoso esempio di come l’uomo può correggere la natura senza violentarla, la cascata offre uno spettacolo indimenticabile sia di giorno, illuminata dal sole, sia di sera, per il sapiente gioco di luci artificiali di cui è circondata.

Dalla verde Umbria alla Campania, per intraprendere uno dei viaggi più belli del mondo fra mare, sole e storia: Pompei, Sorrento e la Costiera Amalfitana.

Costiera Amalfitana

Su tutto vigila il Vesuvio, mentre ci si muove attraverso le città che gravitano attorno alla montagna del fuoco, comprese quelle che furono sepolte, un tempo lontano, dal mare di lapilli e di cenere. La città di Pompei ha un preciso punto di riferimento: il grandioso Santuario della Madonna del Rosario, iniziato nel 1876 e oggi ricco di altari, marmi, arredi sacri.

Pompei

Pompei

Non molto distante dall’abitato sorgono gli scavi di Pompei, la grande città sorta dalla cenere e dai lapilli dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Le prime esplorazioni sulla città morta cominciarono nel 1748; poi, man mano, venne alla luce tutta Pompei antica, con le sue case, i giardini, le ville, i templi, i fori, i teatri. Riemersero persino i resti delle vittime del Vesuvio, dei cui corpi, così come sono stati rinvenuti, nell’Antiquarium è possibile vedere i calchi. Visitando Pompei, si può avere un’idea di come era fatta un’antica città romana (mura turrite come recinzioni, strade incrociantisi ad angolo retto, fondo stradale pavimentato, alti marciapiedi, molte botteghe).

Scavi di Pompei

Scavi di Pompei

Scavi di Pompei

Scavi di Pompei

Scavi di Pompei

Scavi di Pompei

Scavi di Pompei

Scavi di Pompei

Scavi di Pompei

Scavi di Pompei

Scavi di Pompei

Scavi di Pompei

Scavi di Pompei

Lo stesso per le case di abitazione, composte di un cortile interno, su cui si aprivano il soggiorno, le camere da letto, i ripostigli, e di un secondo piano destinato agli schiavi. Sempre nelle case è possibile avere, mediante gli affreschi, un’idea anche dell’arte di allora. Il viaggio poi punta alla bella Sorrento, nota sin dai tempi in cui le sirene ammaliavano i marinai.

Golfo di Sorrento

La città conserva intatto il fascino delle alte scogliere, dei giardini di aranci e di limoni, dei grandi alberghi che si levano sulla costa. Meta rinomata del turismo internazionale, si adagia su un’ampia terrazza tufacea a picco sul mare; piccola e tranquilla, pulitissima e abbellita da ville sfarzose, alberghi di lusso, parchi e giardini, regala al visitatore panorami bellissimi. Un dedalo di viuzze ricche di caratteristiche botteghe, porta al belvedere della Villa Comunale e da qui, una stretta discesa permette di raggiungere gli stabilimenti balneari, anche con l’ascensore.

Sorrento

Sorrento

Il mare di Sorrento è indimenticabile, come l’ospitalità. La spiaggia vulcanica, con difronte Capri, è un piccolo tratto di sabbia lavica e stabilimenti balneari costruiti sulle palafitte. I camerieri portano il cocktail sotto l’ombrellone, mentre il Tirreno invita a nuotare, e il sole della canzone partenopea accarezza la pelle. La città di Torquato Tasso conserva edizioni antiche delle opere del poeta e preziose ceramiche dell’artigianato locale; tra il mare e la cultura, il profumo delle granite al limone inebria la mente e plasma i ricordi. La Costiera Amalfitana sembra un balcone sospeso tra il blu del mare e le pendici dei monti Lattari, in un rincorrersi di promontori, calette, spiagge e terrazze con agrumeti.

Costiera Amalfitana

Costiera Amalfitana

Il paesaggio mediterraneo mozza il fiato, uno scenario naturale che si snoda tra il golfo di Napoli e quello di Salerno, impreziosito dai piccoli comuni costieri che i turisti di tutto il mondo visitano. Amalfi, Positano, Vietri sul Mare sono solo alcuni nomi di località incantevoli da visitare assolutamente. I borghi sono uno diverso dall’altro, ognuno con le sue tradizioni e caratteristiche che lo rendono unico. L’esperienza della Costiera Amalfitana è straordinaria, dura tutta la vita e si desidera sempre rinnovarla.

Questi sono alcuni suggerimenti per le vacanze dell’insolita estate che stiamo vivendo, ormai esplosa in tutta la sua forza e pronta a sorprenderci con le straordinarie bellezze dell’Italia. Tanti potevano essere i luoghi descritti, raccomandati, fotografati: un paese meraviglioso dalle Alpi al cuore del Mediterraneo ha migliaia di posti dove soggiornare. La mia scelta è stata dettata soprattutto dal cuore, dai ricordi, dalle suggestioni dell’anima, dalla meraviglia. Auguro a tutti voi una felice estate, qualunque cosa abbiate intenzione di fare: dal resort a Capri alla gita sul lago di Cavazzo. Il nostro paese è bello ovunque, impariamo a conoscerlo e amarlo di più.