29 Giugno 2014

La scintilla di Sarajevo

By admin

28 Giugno 1914. La scintilla di Sarajevo (Tratto dal mio romanzo “Libera. Una storia istriana”, 2007)

“Era iniziata la stagione torrida, quell’anno più calda del solito. Il grano maturo nei campi era falciato dai contadini e dalle loro donne curve dalla fatica; i bambini si arrampicavano sui ciliegi per coglierne i frutti succosi e dolci, i vecchi stavano all’ombra sotto i gelsi davanti alle case. La notizia giunse come un temporale estivo, brusca e inaspettata. Nel paese ormai ne parlavano tutti, dal prete ai braccianti nelle campagne. L’erede al trono austriaco Francesco Ferdinando era stato assassinato a Sarajevo, assieme alla moglie Sofia, da anarchici bosniaci…

Non giungevano molte notizie dai ragazzi in guerra, specialmente di Costantino, impegnato in Russia. Sapevano che aveva raggiunto l’Ucraina attraverso la Romania, fino ad arrivare alle porte di Odessa. I combattimenti erano furiosi, i russi si erano organizzati in fretta e non avevano nessuna intenzione di far passare le truppe dell’imperatore. Costantino era in prima linea, comandava molti istriani finiti in quell’inferno assieme a lui, anche qualcuno di Stridone. Aveva ventisei anni, un corpo robusto e vigoroso, nonostante le marce estenuanti, il freddo e le privazioni d’ogni genere. Ormai era soldato da sette anni; la vita militare in Ungheria non aveva niente a che vedere con la brutalità della guerra. In quella situazione non avrebbe avuto alcun senso parlare di onore e dovere, l’unica cosa che contava era sopravvivere”.

Dedicato ai miei nonni Costantino e Giuseppe, combattenti della Grande Guerra, vittime di una trincea che li ha fatti morire prematuramente, impedendomi di conoscerli. Sudditi di un’Europa crudele e spietata che mandava a morire i propri figli, che dopo pochi anni avrebbe decimato un’altra generazione: un’Europa di confini e barriere, di nazionalismi e ideologie, di cataste di morti. Un’Europa infinitamente peggiore di quella attuale.

Monumento ai caduti - Aquileia

Monumento ai caduti – Aquileia