Libri
Il giardino del benessere – storia e rimedi delle erbe. Editoriale Programma, Treviso 2018
Essere a conoscenza delle proprietà officinali delle piante fa parte di una sapienza inestimabile: ben lo sapevano gli antichi che consideravano le preparazioni erboristiche alla stregua delle pratiche magiche per contrastare malanni e malocchi. La fitoterapia, negli anni e nei secoli, si è evoluta e ampliata: oggi l’uomo non grida più al miracolo, ma un’enorme fetta di queste nozioni ha contribuito alle scoperte della moderna medicina che senza di esse non sarebbe potuta esistere. Questo libro racconta la storia dei rimedi naturali, a partire dai rimedi degli antichi, i segreti dei monaci fino agli alambicchi del XX secolo, per poi riproporre in chiave aggiornata le caratteristiche e i benefici delle piante più comuni, conosciute e diffuse sul nostro territorio, nonché i modi migliori per utilizzarle contro i piccoli malanni di salute.
La guerra di Giusto. Bianca&Volta Editore, Udine 2016
La guerra di Giusto traccia la personale battaglia di un uomo nato per chinare la testa e andare avanti, per vivere le miserie del secolo breve, e che invece ha puntato lo sguardo fiero ad un futuro diverso, per sfuggire a tutti i costi da un destino segnato. Arruolato come soldato nelle infernali trincee delle Grande Guerra diserta e scappa dall’oppressione e dalla morte; cerca la sua strada diventando in breve tempo un professionista del crimine nella povera Budapest, nella decadente Vienna e infine nella sensuale e pericolosa Parigi. Affascinante e scaltro ha ammaliato la luccicante capitale francese degli anni Venti e Trenta dove tutto era possibile, anche per un emarginato come lui. Entra nella leggenda questo ladro gentiluomo, originario di Stridone in Istria. Viene apertamente criticato nel luogo natio come nella grande città ma segretamente invidiato per la vita che ha goduto fino in fondo, fino alla fine, fino all’inglorioso epilogo degli anni del declino vissuti a Trieste. Anni nei quali la guerra che si porta dentro e che combatte da una vita finisce, e gli restituisce quella libertà di essere solo e fragilmente se stesso.
Borghi, palazzi e castelli della Toscana. Editoriale Programma, Treviso 2016.
La Toscana è una delle regioni artisticamente e architettonicamente più belle e conosciute al mondo, ricca di borghi medievali nei quali sono stati incorporati – con eleganza, gusto artistico ed equilibrio – castelli, fortezze e mura secolari. Nelle sue province la storia si dipana tra dolci colline sulle quali compaiono piccole cittadine arroccate e maestose torri svettanti; si illumina delle preziose gemme, le sue grandi città storiche, autentici capolavori di quel Rinascimento dell’umanità uscito dai rigidi secoli medievali. Partendo da questo presupposto, è stata fatta una selezione di borghi, palazzi e castelli, nonché opere fortificate, fortezze e torri che caratterizzano il territorio toscano e che si innestano e si incorporano con armonia sia nei grandi centri urbani che nelle cittadine di provincia. Riuscire a includerli tutti in un’unica opera sarebbe impresa assai ardua e del resto l’intento di questa sorta di guida è quello di offrire al lettore uno strumento semplice e pratico, ma al contempo prezioso per orientarsi in una terra talmente ricca di tesori da poter essere definita unica. Scegliete un borgo, un castello o un palazzo a vostra scelta tra quelli descritti, ammiratelo e facilmente scoprirete, muovendo “pochi passi” attorno, che si apriranno a voi innumerevoli altri tesori.
Miti e misteri dell’Emilia Romagna. Editoriale Programma, Treviso, 2016, coautore Valentino Bellucci
Premessa degli Autori:
L’Italia racchiude tesori che pochi italiani conoscono in profondità. Non ci riferiamo in questo libro, come in ogni guida che si rispetti, alle “sole” bellezze artistiche, naturali e paesaggistiche della penisola, oppure al buon cibo che il mondo ci invidia; la prospettiva di lettura in questo caso sarà diversa. Il nostro Paese possiede uno straordinario patrimonio di luoghi misteriosi, pieni di miti, di storia insolita e di magia. Quindi si è scelto di esplorare, a somme linee data la brevità del volume, una delle nostre regioni più interessanti da questo punto di vista: l’Emilia-Romagna. Una regione che cela molti luoghi in grado di arricchire non solo la mente, ma anche lo spirito. Non a caso il Duca Valentino (Cesare Borgia) fece l’impossibile per impadronirsene e, alla fine, ci riuscì, dopo essersi impegnato duramente con l’aiuto di uomini quali Leonardo da Vinci, chiamato in veste di ingegnere militare. Leonardo disegnò anche una pianta straordinaria della città di Imola, ancora oggi una meraviglia di precisione e bellezza.
L’Emilia-Romagna ha attirato personaggi monumentali del calibro di Dante e di Goethe, ha visto nascere grandi visionari come Fellini. Una regione straordinaria dove pulsa una particolare vitalità, un amare la vita al di là del bene e del male. In questo libro abbiamo scelto solo alcuni dei tanti luoghi da visitare e conoscere, affinché il lettore si possa divertite nel trovare i collegamenti tra i punti accennati, le storie narrate e i personaggi coinvolti. Si consiglia dunque un percorso del tutto personale, poiché la regione invita ognuno a percorrere una propria strada, del tutto individuale e irripetibile. Un’unicità simile alle città che abbiamo scelto di analizzare.
Bologna nasconde simboli arcaici e massonici; Ravenna nei suoi mosaici ha rivestito d’oro figure ieratiche che comunicano messaggi segretissimi; Modena nasconde enigmi ancora oggi irrisolti; Ferrara e Parma indicano un percorso magico e interiore; Piacenza e Rimini ci rimandano ad altre civiltà, molto più antiche di Roma. Per concludere, il viaggio nelle città e nella regione vale sicuramente la pena di essere fatto, e se le persone sono ancora legate ad una saggezza ancestrale, ad un saper vivere in armonia con il Creato che oggi più che mai occorre recuperare, nei miti e nei misteri dell’Emilia Romagna potranno esplicitare tale urgenza.
Mantova e il Mincio. Terre d’acqua. Editoriale Programma, Treviso, 2015
Mantova senza il fiume Mincio che dà vita ai laghi e la circonda, la cinge, non sarebbe la stessa; non lo sarebbe senza i fiori di loto che ricoprono i suoi specchi d’acqua, senza i cigni e gli aironi, senza il cuore verde del Parco Periurbano, senza gli alberi dei giardini storici che donano vita ai tanti monumenti e palazzi. Da qui parte il presente volume, dalla storia antica e moderna della città, proseguendo e allargandosi verso la maestosità naturalistica del Parco del Mincio e alla straordinaria simbiosi che la città dei Gonzaga ha con l’acqua e la natura. L’invito dunque è di conoscere una destinazione ricca e affascinante, fatta di scorci sempre nuovi e di ambienti da riscoprire, di lunghe passeggiate e di giri in bici, di navigazione su acque placide, tra le imponenti tracce della storia e la riappropriazione ambientale della natura. Un viaggio da Mantova alle terre del Mincio, tra riserve protette e oasi naturali, costeggiando o navigando sempre il fiume che fa da filo conduttore della narrazione.
Editoriale Programma, Treviso, 2015
Questo libro propone un invitante ricettario alla ricerca dei piatti tradizionali del Trentino Alto Adige e del bellunese, sia con le carni più consuete – manzo, maiale, pollo e coniglio – che con la selvaggina tipica dei monti, nonché dei pesci d’acqua dolce, abbondanti nei fiumi e laghi. Vasto anche l’assortimento di antipasti con salumi autoctoni, quali il rinomato speck altoatesino, i primi con i formaggi di montagna, i contorni tradizionali e la gran varietà di dolci dai sapori marcatamente nordici. Con questo ricettario si invitano i lettori a provare i robusti piatti dolomitici, scelti tra una selezione di cento e uno pietanze, suddivise tra antipasti, primi, secondi, contorni e dolci, che rappresentano a pieno la varietà e l’inventiva dell’arte culinaria locale, nonché la capacità di valorizzare i prodotti tipici delle terre di montagna.
Guida ai Castelli e Rocche Medievali del Trentino Alto Adige.
Editoriale Programma, Treviso, 2015.
Il Trentino Alto Adige è un autentico paradiso per chi ama passeggiare, stare a contatto con la natura e “assaporare” gli autentici gioielli artistici e architettonici della regione, come le rocche e i castelli medievali, di cui questo volume tratta. Un libro fatto di testi concisi e esplicativi, di immagini a colori di grande suggestione e impatto estetico. Una guida semplice da consultare per conoscere i luoghi della storia, con eventi documentati, leggende e tradizioni popolari. Ma anche un libro che, pur nella sua brevità, vuole cogliere e descrivere il grande patrimonio artistico che questi meravigliosi scrigni – castelli e rocche – racchiudono. Dai noti manieri che popolano una delle aree più ricche di costruzioni medievali d’Europa, ai castelli e complessi meno noti, profondamente intrisi di fascino, suggestione e mistero. Con Guida ai castelli e rocche medievali del Trentino Alto Adige il lettore si ritroverà in un mondo pittoresco e antico, fatto di storie e personaggi illustri; in un viaggio che lo riporterà al ricordo degli arazzi, della poesia cortese e dell’incanto paesaggistico.
Miti e Misteri del Friuli Venezia Giulia. Editoriale Programma, Treviso, 2014.
Un viaggio tra i vicoli, tra le alture carsiche, tra le dicerie e le leggende è qualcosa che i lettori non si stancano mai di compiere e di conoscere. Così si invitano questi lettori a viaggiare nella Regione, dove l’occulto diventa vero esoterismo, diventa puro paganesimo celtico. Dai “Benandanti”, sciamani misteriosi poco noti, che vagavano lottando contro le forze del male, alla Piana delle Streghe di Cercivento, luogo “mistico” dove si radunavano le adepte della Compagnia di Diana da mezza Europa per i solstizi, ai Krampus delle montagne nei gelidi inverni. Una Regione, il Friuli, che nel cuore dell’Europa mantiene vivi molti legami con la cultura precristiana. Da Sistiana a Duino, da Gorizia a Udine, spingendosi in Carnia e nel pordenonese, ecco emergere antiche storie e leggende, luoghi della memoria e della più misteriosa ritualità, presenze di personaggi noti e meno noti. Dal simbolismo antico di mosaici e caverne con altari, che si perdono nella notte dei tempi, ai recenti avvistamenti di UFO, questo sarà un viaggio nei misteri svelati e non della nostra Regione.
Focolare Mitteleuropeo. Ricette e ricordi.
Bianca e Volta edizioni, Udine, 2012.
Come gli sgualciti quaderni di ricette, che nella tradizione di molti popoli, vengono tramandati di madre in figlia questo libro vuol essere un viaggio che attraversa il microcosmo familiare, paesano, intimo e personale, per abbracciare finalmente, senza chiusure e pregiudizi, le terre ed i popoli che confluiscono storicamente nel grande “bacino” culturale mitteleuropeo. La cultura della tavola acquieta l’anima, stabilisce i rapporti, amplifica gli affetti, abbatte le barriere. Le pagine ingiallite sono state attraversate da eventi e cambiamenti, mantengono annotate ricette e ricordi di una terra che legge nel suo cibo la sua storia: attraverso la tradizione veneta imperante, la grandezza dell’Impero Asburgico, l’influenza dei Balcani, si dipana la tradizione culinaria di una famiglia e di un mondo nostalgico – ormai appiattito, banalizzato, omologato a livello planetario.
Libera. Una storia istriana, Mgs Press, Trieste, 2007
Libera vive i due conflitti mondiali, passando dall’Impero austriaco al Regno d’Italia, dal Ventennio fascista alla furia dei partigiani comunisti di Tito. Assiste da Stridone alla fine del suo mondo, dissolto nell’odio che cancella secoli di convivenza tra etnie diverse. Un mondo cupo, ma al contempo vitale, che vede sbocciare l’amore impossibile tra la protagonista ed un uomo proibito.
Dalla prefazione di Romano Vecchiet, direttore della Biblioteca Civica “V. Joppi” di Udine. E ancora una volta l’Istria, con i suoi paesaggi scarni e rischiarati ora dalla luna, la sua povertà sempre affiorante, l’aspro suo territorio brulicante di erbe dalle più diverse proprietà, si rafforza come luogo del ricordo. Ce ne si può anche allontanare, per molti anni, costretti dalle necessità più grevi e incalzanti, ma se vi abbiamo lasciato il cuore, l’Istria rimane sempre lì, ci aspetta perché lo veniamo a riprendere.