Affresco di agosto
In agosto si assiste alla morte dell’estate, lenta, inesorabile, saporita come una pesca matura. Nei giorni del caldo torrido, delle vacanze, del solleone, le giornate iniziano ad accorciarsi e le rondini nella loro frenesia si preparano a partire. Belle sono le notti di agosto, dolci come le more che maturano al sole; a San Lorenzo le stelle piangono in cieli neri trapuntati d’oro e i sogni sono un incanto di luna piena.
Controluce a un tramonto di pesca e zucchero,
e il sole all’interno del vespro,
come il nocciolo in un frutto.
Agosto.
I bambini mangiano pane scuro e saporita luna.
Federico Garcia Lorca
Sono nata d’agosto, con il canto delle cicale e i giardini fioriti di girasoli; quando le fontane invitano a bere e per la pioggia il cielo tuona e lampeggia.
Arriva l’estate. È incoronata di spighe mature e tutta vestita d’oro; i suoi grandi occhi color del fiordaliso sfavillano.
Diffonde intorno a sé lo splendore e allegria del sole.
Giuseppe Fanciulli
Il mare d’agosto scintilla e riluce, una membrana d’acqua infranta da corpi che nuotano, cercando mondi sommersi, inseguendo gli abissi. Le onde schiaffeggiano gli scogli nei caldi pomeriggi, tra bagnanti assonnati e grida di bambini, versi dei gabbiani e sirene delle navi.
Mi hanno portato una conchiglia.
Dentro canta un mare di carta.
Il mio cuore si riempie d’acqua con pesciolini d’ombra e d’argento.
Mi hanno portato una conchiglia.
Federico Garcia Lorca
Così l’estate se ne va via, la luce si accorcia di giorno in giorno, il cielo è più basso e un alito di vento soffia sulla terra. Passano gli anni, le persone scompaiono, e cosa resta al cuore che invecchia e si gonfia di pianto?
Prima delle dolcezze d’autunno e la luce dell’ultima sera, resta un mondo da esplorare ad agosto; vecchie città turrite arse dal sole, con il lontano refrigerio delle colline e i moli sullo sfondo del mare.