Erbe e bellezza: il freddo
A breve sarà il solstizio d’inverno e i giorni più freddi dell’anno faranno capolino (almeno a giudicare dalle previsioni meteorologiche per le festività natalizie), portandoci temperature più rigide, vento e forse anche la neve a bassa quota. Il calo termico non è certamente positivo per le pelli sensibili, in quanto alcuni problemi cutanei si fanno sentire maggiormente (pelli delicate con couperose e rosacea, ad esempio). Tuttavia, ogni tipo di pelle presenta le sue problematicità nella stagione fredda ed affrontare i possibili disturbi con metodi naturali garantisce ottimi risultati. Parlare del freddo significa parlare del modo di affrontarlo, di goderlo anche e di servircene. Il sole, il caldo, l’aria, la pioggia e anche il freddo fanno bene all’organismo nel suo complesso, purché cerchiamo i benefici con intelligenza e buonumore. Il freddo può dare una grande carica di energia e di benessere, rimescolare tutto l’organismo facendoci sentire vigorosi ed esuberanti. Una condizione che fa nascere il desiderio di muoversi, di fare magari dello sport piacevole ma anche un semplice bagno d’aria fresca, con delle passeggiate al riparo dal vento, alcuni esercizi in giardino o sul balcone di casa per la circolazione sanguigna. In capo a qualche settimana e l’organismo diventa più resistente alle infreddature, specie dopo questi due anni di supplizio e chiusure in casa che non hanno certamente favorito il nostro sistema immunitario e la salute.
Certo, la scelta di essere apatici e raggomitolarsi davanti al caminetto (leggi, nella maggior parte dei casi, raggomitolarsi in stanze surriscaldate da caldaie a metano a un regime eccessivo) avvolti in maglioni di cachemire, o più probabilmente in morbido pile che fa scintille, appare alquanto piacevole e comodo ma non troppo salutare. Parlando di protezione della pelle, invece, pensiamo a come proteggere le parti esposte all’aria fredda: viso e mani. Ogni tipo di pelle dovrebbe essere nutrita come essa desidera. Le epidermidi scure, di grana leggermente spessa, facili all’acne, ai punti neri, sono le più robuste. Le epidermidi fini, invece, chiare e delicate, sono le più fragili, le più facili ad avvizzire, a portare i segni del tempo. Le prime vanno curate perché attraverso le cure si attenuano i difetti e se ne mettono in risalto le qualità; le seconde devono essere soprattutto nutrite perché sono prive di grasso e poi curate e protette dal freddo e dal vento invernali; anche dalla micidiale azione del calore artificiale che contribuisce a inaridire l’epidermide. Vi sono poi le fortunate pelli normali, che sono a metà tra le une e le altre: ma normali non significa che non abbiano bisogno di alcuna cura. Le più complicate, tuttavia, sono le epidermidi miste, cioè un po’ secche e un po’ grasse, e bisogna proteggerle per entrambe le caratteristiche. Tra i prodotti cosmetici commerciali, le creme nutrienti sono molto vantaggiose e adatte alla maggior parte dei tipi di pelle, molto diverse dalle pomate delle nostre antenate che si facevano in casa. Questa era un’operazione lunga e complicata e comprare i prodotti è sicuramente più semplice; tuttavia, in tempi di allergie e intolleranze ai componenti (ne so qualcosa, ahimè) la consapevolezza di poter usare con tranquillità e senza effetti collaterali i grassi naturali vegetali o di altro tipo, diventa essenziale per proteggere e nutrire la pelle d’inverno. Nutrire e fare dei massaggi con il semplice olio di oliva, anche e soprattutto in caso di pelli grasse, è un’ottima soluzione, poiché l’alto grado di acidità dell’olio equilibra l’epidermide ed è ben tollerato da questo tipo di pelle. Le dive del passato, come Sophia Loren o Gina Lollobrigida, facevano spesso le maschere all’olio d’oliva da applicare sulla loro preziosa pelle che illuminava gli schermi cinematografici. Un altro olio che io considero essenziale e straordinariamente versatile è l’olio di mandorle dolci, che si trova ovunque ma che consiglio di acquistare in farmacia (la qualità è migliore). In abbinamento con erbe e fiori, in particolare con la calendula o la camomilla, nutrirà e proteggerà tutte le pelli, in particolare le secche e le fragili.
Poi arrivano le note dolenti, almeno nel mio caso, con le pelli troppo “rosa”, ovvero afflitte da couperose e acne rosacea (detta la maledizione dei Celti!) e i loro fastidiosi rossori diffusi. Certo, sono anche rossori deliziosi quando appaiono all’improvviso sul volto di una giovane ragazza, tradendo la finezza della pelle e l’emotività; diverso è il discorso se abbiamo quasi o oltre cinquant’anni, siamo poco ingenue e tanto ciniche e quel rossore finisce per distendere le pareti dei vasi capillari che perdono elasticità. Allora si forma sulle guance una rete di venuzze rosso vivo che non ha nulla di affascinante e dà pure molto bruciore e fastidio. Sono vere e proprie malattie della pelle ed è bene consultare il dermatologo. Un clima rigido, dei bruschi cambiamenti di temperatura, la vita all’aria aperta, gli ambienti troppo riscaldati e il sole o il freddo, sono tutti fattori che favoriscono la dilatazione dei vasi sanguigni e quindi la formazione dei rossori. La cosa principale da fare è proteggere la pelle, in particolare dal sole estivo ma anche dal clima invernale, con una crema antisolare ultra-coprente e protettiva dai raggi ultravioletti. Anche in questo caso la maschera all’olio di oliva o di mandorle dolci sarà un toccasana. Importante è anche idratare la pelle ma dall’interno, bevendo un litro e mezzo di acqua al giorno e tante tisane (malva, betulla, tarassaco, camomilla, tiglio).
Dimenticatevi, almeno nei momenti di maggiore rossore, qualsiasi bevanda alcolica e qualunque cibo piccante, sono vasodilatatori e vi accendono come un semaforo. Da evitare poi l’acqua fredda o troppo calda quando vi lavate il volto e qualsiasi lozione alcolica o con acidi (tipo acido ialuronico che tanto va di moda). Optate per un latte démaquillant all’hamamelis e un tonico/acqua micellare alla malva. Quest’ultimo potete anche prepararlo in casa, facendo un infuso concentrato di fiori di malva, emolliente e disinfiammante da applicare regolarmente sulla pelle e conservare in frigo per qualche giorno (portatelo a temperatura ambiente prima di applicarlo).
Consiglio sempre una pulizia scrupolosa della pelle e l’applicazione mattina e sera, ma anche sotto al trucco (mi raccomando, controllate i prodotti), di un leggero strato di gel di aloe puro.
Per purificare la pelle in modo non aggressivo un sistema molto efficace è il bagno di vapore facciale alla camomilla.
Si prepara un decotto con due abbondanti cucchiai di fiori in un litro d’acqua, utilizzando un recipiente abbastanza ampio e con coperchio. Si colloca il recipiente con il liquido sul tavolo, lasciando il coperchio; ci si avvolge in un asciugamano che ricopra testa, collo e spalle. Ponendosi sopra il recipiente, si toglie il coperchio, ci si china e si aspira il vapore. L’inalazione dovrebbe durare una decina di minuti e sarà valida per le vie respiratorie, ma anche la pelle ne trarrà beneficio. Terminato il trattamento ci si lava il viso con l’acqua tiepida e si applica una pomata all’aloe o alla rosa.
L’invero è una stagione meravigliosa, ci porta il Natale e la neve, l’aria pungente ma anche corroborante e tanti momenti maestosi da vivere nella natura assopita che attende il risveglio. I metodi naturali ci aiutano a sopportare la rigidità climatica con oli, piante, bevande che nutrono e proteggono il nostro biglietto da visita, la pelle, concedendoci di indugiare all’aria aperta senza troppe conseguenze. Non perdiamo nemmeno un momento di questa meravigliosa stagione e difendiamoci con il potere della natura.