Zenzero, le proprietà di una radice famosa
Lo zenzero, Zingiber officinale Roscoe, è originario dell’India e dei paesi dell’Estremo Oriente ma oggi cresce abbondante anche in Messico e nelle Antille, specialmente in Giamaica. Pianta perenne della famiglia delle zingiberacee, alta fino a 1 – 1,3 m, presenta fiori vistosi che ricordano quelli delle orchidee. Già Confucio, nel V secolo a.C., parlava nei suoi scritti dello zenzero, poi portato nel Mediterraneo dai mercanti orientali e divenuto, dopo il pepe, la spezia preferita dai Romani. Anche Dioscoride, nel I secolo d.C., lo consiglia ai deboli di stomaco. Lo zenzero durante il Medioevo fu esportato nel reste d’Europa dove, nonostante fosse apprezzato, non riusciva a diventare popolare. Così, agli inizi del XVI secolo, lo spagnolo Francisco de Mendoza ebbe la buona idea di portare le radici della pianta nel Nuovo Mondo e la coltivazione dello zenzero si diffuse rapidamente nelle Antille, in Messico e anche in Perù. Si direbbero i corsi e i ricorsi della storia; una spezia popolare presso gli antichi Romani che viene dimenticata, poco apprezzata in Europa, portata nelle colonie americane dove ritrova la meritata popolarità e ritorna a noi in epoca recente. Lo zenzero, specialmente nel mondo anglosassone, viene utilizzato nell’industria alimentare per aromatizzare dolci, pietanze di vario genere e per preparare iconiche bevande ginger che si trovano in svariati cocktail. Naturalmente questa preziosa radice è rimasta molto popolare nella cucina orientale, dove si utilizzano anche gli steli canditi per la pasticceria.
Da millenni in Cina si adopera il rizoma essiccato come condimento, oppure candito, e in Europa, nel Medioevo, Santa Ildegarda riteneva che preservasse dalla peste e lo consigliava ai marinai contro il loro più temibile nemico: lo scorbuto. Infatti, molteplici sono le sue proprietà benefiche e medicamentose. In erboristeria si utilizza il rizoma (fusto sotterraneo) per preparare infusi di vario genere e come spezia per pietanze crude o cotte. Contiene un olio essenziale con vari derivati terpenici (contenuti nelle resine di molte piante) responsabili del suo effetto digestivo e carminativo (impedisce la formazione di gas nell’apparato digerente). Gli oli essenziali sono presenti fino al 3% e tra loro prevale soprattutto lo zingiberone; sono presenti anche vitamine del gruppo A e B, sostanze minerali, aminoacidi, grassi e proteine. Lo zenzero agisce anche come sudorifero e in India gli vengono attribuiti effetti afrodisiaci. Come rimedio si usa per l’indigestione, la flatulenza, la nausea e la circolazione difficoltosa. L’infuso scalda e stimola, facilita la secrezione gastrica e l’assorbimento dei cibi. È ottimo per facilitare la digestione, contro le coliche e il gas intestinale. Può essere usato per combattere il mal d’auto e in caso di nausee mattutine. Ha un effetto stimolante sul cuore e nella circolazione, indicato in caso di mani e piedi freddi. Gli viene attribuita un’azione espettorante che libera i polmoni dal muco e l’infuso è valido in caso di raffreddore o influenza, poiché provoca sudorazione terapeutica. Nella medicina cinese si fa una netta distinzione fra la radice fresca di zenzero, che è considerata ottima per curare il raffreddore e provocare sudorazione, e la radice secca che è considerata più adatta per i disturbi respiratori e digestivi.
Oggi lo zenzero è materia di studio a livello accademico, in particolare per le sue proprietà antinfiammatorie che lo renderebbero efficace nei disturbi della menopausa, nel trattamento di osteoporosi e artrosi e persino in caso di malattie degenerative del sistema nervoso. Gli studi randomizzati si trovano in molte pubblicazioni scientifiche, tuttavia necessitano ulteriori approfondimenti.
Consiglio di combinare lo zenzero con il limone, la cannella e l’anice stellato nella preparazione di tisane e infusi potenziati, capaci di controllare le coliche intestinali e di depurare l’organismo.